Cinque milioni i giovani disoccupati in Europa

a cura di Euroreporter.eu

L’Italia terza in Europa per disoccupazione giovanile: e’ quanto emerge dai dati Eurostat, l’Ufficio statistico europeo. Nel primo trimestre del 2009 sono 5 milioni i cittadini con meno di 25 anni che non hanno un lavoro.

“Dopo tre anni di declino”, si legge sul documento pubblicato da Eurostat, “il tasso di disoccupazione Ue ha iniziato a salire nel primo trimestre del 2008 a seguito della crisi economica. Da allora il tasso di disoccupazione, soprattutto per i giovani, è aumentato notevolmente nell’Unione europea”. Un problema che riguarda in primis la Spagna con una disoccupazione giovanile al 33,6% e la Lituania al 28,2%.

Tocca all’Italia il bronzo della penuria di posti lavoro che colpisce un ragazzo su quattro e che ha portato il tasso di disoccupazione al 24,9%.  Subito dopo il Belpaese troviamo Grecia e Svezia  con il 24,2%, Estonia (24,1%), Ungheria (24%), Lituania (23,6%), Francia (22,3%), Slovacchia (22%), Irlanda (21,5) e Belgi (21,1%).  Migliore la situazione per i giovani portoghesi e rumeni (19,6%), lussemburghesi (19,1%), finlandesi (18,8%), polacchi (18,2%), britannici (17,9%), bulgari (13,5%), maltesi (13,4%), cechi (12,2%), sloveni (12%), tedeschi (10,5%) e ciprioti (11,1%). Pienamente attivi sul mercato del lavoro sono gli under 25 olandesi, i Paesi Bassi con un tasso del 6% si avvicinano alla piena occupazione giovanile. Buoni i risultati ottenuti anche da Danimarca e Austria con tassi di disoccupazione rispettivamente dell’8,9 e 9%. Cifre che potrebbero segnare l’inizio di una grave crisi di disoccupazione.

Stando ai dati forniti dall’Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) la disoccupazione giovanile aumenterà nel 2009 fino a colpire 30 milioni cittadini, arrivando così a quota 240 milioni. Un record tutto nostrano è poi la differenza tra tasso di disoccupazione e percentuale di giovani non occupati (7,4 % contro il 24.9%) il più ampio divario registrato nell’intero continente europeo. Roma è seguita da Madrid (33.6% and 16.5%) e Stoccolma (24.2% and 7.7%).  La crisi ha mietuto meno vittime fra i giovani in Germania (10.5% e 7.4%),  Olanda (6.0% e 2.9%) e Danimarca (8.9% e 4.7%). Ad essere più colpiti dalla disoccupazione nell’Ue a Ventisette sono i giovani rispetto alle loro coetanee.

I tassi di disoccupazione per i giovani e le donne erano praticamente uguali nella UE27 nel primo trimestre del 2008 (14,7% per le donne giovani, contro il 14,6% per i giovani). Ma nel primo trimestre del 2009, il tasso di disoccupazione era salito al 19,1% per gli uomini giovani, contro il 17,4% per le giovani donne.

Di conseguenza, nell’UE-27 nel suo complesso, e nella maggior parte degli Stati membri, l’aumento della disoccupazione ha colpito giovani uomini più delle donne giovani.

Nel primo trimestre del 2009, il tasso di disoccupazione per i giovani è stato superiore a quello per le giovani donne in 16 dei 27 Stati membri contro gli 11 registrati nel primo trimestre del 2008. L’Italia resta un paese in cui la disoccupazione colpisce più duramente le donne degli uomini: è infatti il 29% delle giovani italiane ad essere senza occupazione contro il 22% degli uomini.

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