Chiudono male il 2012 pc italiani

I dati Sirmi mostrano un quarto trimestre pesantemente negativo e un 2012 complessivamente in calo. Ma le prospettive per il 2013 sembrano migliori.

È un calo complessivo pesante quello registrato dal comparto pc nel quarto trimestre dell’anno, secondo i dati diffusi in queste ore da Sirmi.
Se in termini unitari si parla di 1,768 milioni di unità consegnate, con un calo dell’11,7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, in termini di fatturato lo scivolone è ancora più consistente e, con 728,4 milioni di euro, si ferma appena al di sotto della soglia psicologica del 20%.

Le tendenze sono quelle già evidenziate nei trimestri scorsi: l’unica merceologia che chiude il quarter con segno positivo è quella dei tablet, che con 701.600 unità cresce del 30,9% anno su anno. Il fatturato, tuttavia, si attesta a 253,4 milioni di euro, co un incremento del 12,7%, segno che le preferenze di acquisto dei consumatori iniziano a prendere in considerazione anche i prodotti di fascia di prezzo differente rispetto a quelle del brand che ha finora guidato il comparto.

Per il resto, la criticità del momento è palese.
I desktop si fermano a 307.100 unità, in calo del 19,1%, per un fatturato complessivo di 97,5 milioni di euro, in questo caso in calo del 34,8%.
E’ evidente che cambiano le scelte soprattutto sul fronte consumer: se il mercato professionale tutto sommato tiene, e si contrae di un modesto 3,4% in termini unitari, la mancata spesa è del segmento consumer, che addirittura registra un -44,1%.
I notebook calano anch’essi a due cifre: -13,9 per cento in termini unitari a 794.800 macchine, -23,7% a 373,3 milioni il computo complessivo in valore.
Ultimi barlumi per i netbook: se ne sono venuti 2.900 pezzi, di fatto la metà di un anno fa, e il fatturato complessivo è stato di 400.000 euro.
Il fatto he nelle scorse settimane tutti i player impegnati in questo specifico comparto abbiano dichiarato la loro intenzione di non proseguire nella produzione, lascia intuire che nei prossimi trimestri semplicemente verranno svuotai i magazzini esistenti, senza ulteriori riordini.
Un guizzo di crescita si torna a vedere sul fronte delle workstation, che con 11.880 pezzi crescono del 12,5%, con un fatturato sostanzialmente stabile anno su anno e attestato a 22,3 milioni di euro.
5.630 è infine il numero di thin client venduti (-26,3%) per 1,6 milioni di euro (-34%).

Se il quarto trimestre è stato pesante, meno fosco pare il consuntivo di Sirmi sull’intero anno.
I client hanno raggiunto un totale di 6,613 milioni di unità vendute, cin calo dell’1,4% rispetto al 2011, per un totale di 2,885 miliardi di euro di fatturato complessivo, in questo caso in calo dell’1,8%.
Di nuovo i segnali positivi vengono dai tablet e dalle workstation: queste ultime rappresentano tuttavia un segmento talmente esiguo del mercato totale, che la loro crescita non è influente nella valutazione complessiva.
Per le workstation si parla infatti di 41.320 macchine in anno, per un totale di 84 milioni di euro di fatturato.

I tablet in un anno sono andati di fatto al raddoppio, raggiungendo i 2,115 milini di unità, per un fatturato di 808,6 milioni di euro: quasi il doppio dei desktop, che si fermano a 1,250 milioni di macchine per 455,6 milioni di euro.
Il notebook contiene le perdite al 6,3% quando si parla di unità (3,042 milioni complessive) e al 9,7% in valore (1,5 miliardi di euro).

In questo scenario, tuttavia, Sirmi intravede qualche prospettiva positiva.
La crescente richiesta di mobilità nelle imprese è il motivo che fa ipotizzare sia una crescita negli acquisti di tablet, sia negli acquisti di notebook, spesso declinati nella nuova forma di Ultrabook.
L’arrivo di Windows 8 potrebbe innescare anche un processo di sostituzione, laddove gli investimenti nel rinnovo del parco macchine siano stati procrastinati, allungando di fatto il ciclo di vita dei pc.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome