Chi più guadagna nel mondo Ict

Le varie categorie di professionisti possono trovare qui un riscontro sulla retribuzione percepita, perché sono variati gli stipendi e quali sono i benefit più diffusi.

 


 


La gamma delle retribuzioni che abbiamo rilevato per gli addetti al mondo dell’Ict è molto ampia, sia per la diversità delle mansioni nelle quali vengono impiegati, che richiedono profili professionali e responsabilità molto diverse, sia per le ovvie differenze esistenti tra lo stipendio di un giovane all’inizio della vita professionale e quello di chi ha una lunga carriera alle spalle.


I compensi rilevati dalla ricerca sono risultati distribuiti nelle otto fasce di retribuzione proposte dal questionario secondo la classica piramide.


Alla base, con uno stipendio annuo lordo variabile fra 20 e 25mila euro, troviamo poco più di un quarto del campione, mentre nelle quattro fasce successive, ognuna con incrementi della retribuzione di 5mila euro, le quote oscillano tra l’11 e il 14% circa. Più basse, sotto i dieci punti, sono poi le percentuali di coloro che guadagnano di più, oltre 50mila euro, con un vertice occupato da meno dell’8% delle persone, che hanno una retribuzione superiore ai 70mila euro.


Nelle posizioni con gli stipendi più elevati troviamo in particolare alcuni profili professionali: account manager, security manager, solution pre-sales e progettisti di rete hanno quote percentuali nelle fasce retributive più alte, da 50mila euro in su, molto superiori alla media complessiva del 22,5%. Va anche detto, però, che queste ultime figure non sono risultate molto presenti nel nostro campione, per cui è possibile che i dati siano un po’ sbilanciati.


Invece, operatore front line, Web developer, operatore di assistenza e supporto tecnico sono tre attività nelle quali i livelli retributivi si mantengono nella maggioranza dei casi sotto i 25mila euro annui, a conferma anche del fatto che sono ruoli di solito ricoperti da giovani. Anche quote rilevanti di sviluppatori di software, analisti programmatori, amministratori di sistemi, consulenti di rete, database administrator e product marketing manager sono al di sotto dei 30mila euro annui.


Infine, più della metà degli specialisti di architetture di telecomunicazioni guadagna da 31 a 40mila euro, i consulenti sono distribuiti nelle fasce centrali con una punta massima in quella da 31 a 35mila euro.


Le altre funzioni finora non citate hanno retribuzioni presenti nelle varie fasce in proporzioni che si discostano meno dalla media generale. È il caso degli Edp manager, che hanno una punta del 18,9% nelle fasce da 20-25mila e 41-50mila euro, dei project manager, il 21,9% dei quali guadagna fra 36 e 40mila euro, e degli specialisti di reti locali e Internet, presenti in particolare nei gruppi da 20-25mila e 36-40mila euro.

L’evoluzione degli stipendi


Se poco più della metà delle persone che hanno partecipato alla nostra inchiesta non ha avuto aumenti di stipendio rispetto allo scorso anno, oltre un terzo (35,6%) ha visto salire la propria retribuzione. Il 9% del campione ha dichiarato, infine, di guadagnare meno di un anno fa. Ma vediamo nei dettagli le risposte su questo punto, tradizionalmente centrale della nostra indagine. Rispetto alle medie generali appena indicate, in alcune fasce di retribuzione le cose sono andate un po’ diversamente. La quota di chi guadagna da 20 a 30mila euro lordi e ha lo stesso stipendio dell’anno scorso è superiore alla media, mentre in questa fascia meno persone hanno avuto aumenti o diminuzioni.


Troviamo, invece, una piccola percentuale in più di aumenti nella fascia da 31 a 40mila euro, anch’essa meno colpita da cali.


Le retribuzioni più elevate di questi valori sono state, invece, maggiormente limate al ribasso. In particolare, quasi il 24% di chi guadagna fra 51 e 60mila euro, il 13,4% di chi è fra 41 e 50mila euro e il 13,3% di chi porta a casa da 61 a 70mila euro, ha subito nell’ultimo anno una riduzione del proprio compenso.


Le retribuzioni oltre i 70mila euro sono restate, invece, stabili in misura leggermente superiore alla media e non hanno subito variazioni significative né verso l’alto né verso il basso. Da segnalare, infine, che nella fascia di valore tra 41 a 50mila euro, c’è una quota più alta della media sia di persone che hanno subito una riduzione dello stipendio, sia di chi guadagna più di un anno fa. Queste considerazioni valgono per il campione generale, ma possiamo precisare ulteriormente gli andamenti delle retribuzioni analizzando il dettaglio dei singoli ruoli. Gli appartenenti alle seguenti funzioni segnalano, ad esempio, aumenti in misura molto maggiore della media complessiva: Web developer (62,5% contro il 35,2% di media), specialisti di reti e solution pre-sales (54,5%), security manager (50%) e account manager (48,7%).


Meno favoriti, con quote di aumenti decisamente inferiori alla media, sono stati i consulenti di reti e gli operatori di supporto tecnico (25%), i progettisti di reti (20%), gli specialisti di architetture di Tlc (circa 17%) e gli sviluppatori software (15,4%).


Fra chi ha avuto un calo nei propri guadagni, quattro gruppi di attività hanno segnalato diminuzioni di retribuzioni più accentuate della media: database administrator (un terzo delle risposte contro un 9,3% di media), progettisti di reti (20%), operatori di assistenza tecnica (quasi 19%) e sviluppatori di software (15,4%).


Infine, queste sono le funzioni che hanno quote di retribuzioni invariate sul 2002 molto superiori rispetto alla media complessiva: operatore front end, specialista di architetture di Tlc, consulente di rete, sviluppatore di software, project manager e analista programmatore. Le altre qualifiche che non sono state citate, né nel bene né nel male, hanno valori quasi allineati alle medie generali.

Perché aumentano gli stipendi


Quando lo stipendio è cresciuto, ciò è avvenuto nella maggioranza dei casi, circa il 65%, per iniziativa della stessa azienda. Meno frequenti gli incrementi ottenuti perché la persona è passata a un’altra società (quasi il 24% delle segnalazioni) o perché ha cambiato mansione (11,5%).


Se analizziamo le risposte suddivise per funzione, vediamo che le aziende sembrano aver premiato con un aumento diretto in particolare gli Edp manager, gli amministratori di sistemi, gli operatori di supporto tecnico, i Web developer, i consulenti o progettisti di reti e i database administrator.


Più favoriti da cambiamenti di mansioni risultano, invece, security manager, specialisti di architetture di Tlc, specialisti di reti locali e Internet, e anche chi è addetto all’assistenza tecnica.


Infine, project manager, consulenti, analisti programmatori, product marketing manager, sviluppatori di software e solution pre-sales hanno migliorato la propria condizione economica più che altro cambiando azienda.


La retribuzione degli operatori Ict viene abbastanza spesso integrata con dei benefit, di cui gode quasi l’80% di chi ha risposto al nostro sondaggio. Il più diffuso beneficio è l’uso di un personal computer per il 46,2% dei casi (ricordiamo che le risposte erano multiple), seguito da vicino dalla possibilità di utilizzare i ticket restaurant o un telefono cellulare fornito dalla ditta (tutti e due al 43,3%). Circa un quarto delle persone ha in concessione un’automobile aziendale e il 22,4% può frequentare dei corsi di formazione o di lingue.


Meno diffusi sono il pagamento di cure mediche (18%), la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione (17,6%) o di utilizzare una carta di credito aziendale (17,4%).


In pochissimi casi, infine, i dipendenti possono aderire a programmi di Family care (2,5%), avere dei viaggi premio (1,5%) o usufruire di un’abitazione fornita dall’azienda (1%). Esistono, poi, molte differenze nelle politiche aziendali relative ai benefit fra i vari profili professionali: facciamo alcuni esempi limitandoci ai cinque più diffusi.


Tre di queste funzioni hanno più benefit della media, e sono gli account manager, i project manager e i consulenti, mentre gli Edp manager e gli analisti programmatori sono leggermente al di sotto dei livelli del campione. Vediamo qualche ulteriore dettaglio per ognuno di questi cinque gruppi.


Gli account manager sembrerebbero "premiati" dalle proprie aziende con un numero maggiore di benefici integrativi della retribuzione. Infatti, per gli appartenenti a questa categoria, salvo i corsi di lingue o di formazione, la concessione dei diversi benefit risulta sempre superiore alla media generale.


Anche i project manager usufruiscono di un carnet molto ampio di benefici: in particolare si staccano dalle altre funzioni nella partecipazione a corsi di lingue e professionali, nella disponibilità di un personal computer e di ticket restaurant o nella possibilità di accedere a programmi di assistenza medica.


I consulenti, terza delle categorie più privilegiate, godono più spesso di altri di una casa fornita dall’azienda e hanno con maggiore frequenza in dotazione un pc. Gli Edp manager hanno in genere benefit aziendali nella stessa misura delle altre funzioni, ma partecipano meno a programmi di family care e hanno meno ticket restaurant. Al contrario, questi ultimi benefit sono assai più diffusi della media fra gli analisti programmatori, peraltro penalizzati in particolare nell’uso del telefono cellulare, della carta di credito o dell’auto aziendale.

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