Check Point punta su semplicità e costi ridotti

Il vendor mette a disposizione delle Pmi e del canale strumenti e soluzioni per non complicare la gestione della sicurezza

Da un sondaggio condotto a fine 2008 per conto di Check Point Software Technologies su 450 Pmi italiane si apprende che, per quanto riguarda gli aspetti della sicurezza, il 38% degli intervistati mette al primo posto, in ordine di gravità del rischio, l’accesso a siti pericolosi e il phishing, al secondo posto le reti wireless, al terzo il file sharing e l’instant messaging.
Quando poi si tratta di scegliere una soluzione, il 19% degli intervistati punta sulla qualità della tecnologia, il 18% sulla serietà del vendor, il 17% sulla semplicità di gestione, il 16% su una soluzione integrata.

Paolo Ardemagni, regional director south Europe di Check Point Software Technologies, aggiunge a questi risultati quanto viene da lui rilevato nei suoi continui contatti con il mercato: «I clienti chiedono soprattutto due cose: semplicità e costi ridotti. Noi abbiamo cercato di rispondere alla prima richiesta unendo in un’unica soluzione modulare, chiamata Endpoint security, tutte le migliori tecnologie sul mercato nell’area della sicurezza, non solo quelle prodotte da noi, come il firewall, ma anche altre universalmente riconosciute come ad esempio l’antivirus di Kaspersky o le soluzioni di encryption di Pointsec. Così il cliente finale può acquistare tutto ciò che occorre da un unico vendor, unificare la gestione dell’intero sottosistema sicurezza e avere anche costi più ridotti. Ancora sul fronte dei costi, la nostra risposta più recente è stato l’annuncio della nostra soluzione software blade che permette di abilitare solo le funzionalità necessarie al costo fisso di 1.500 euro per blade».

I clienti comunque lamentano soprattutto la grande confusione sul fronte dell’offerta. Anche su questo aspetto Check Point ha cercato di dare una risposta: «Il modello di go-to-market di Check Point è sempre stato rigidamente indiretto, con i rivenditori che erano l’unica interfaccia con i clienti. Da un paio d’anni però Check Point ha adottato un sistema misto creando delle figure di riferimento specializzate per settori d’industria – a partire dalle banche e dalla sanità – che in fase di trattativa intervengono direttamente sui clienti. La chiusura e la delivery rimangono sempre al 100% al canale. Risultato: i clienti si sentono più rassicurati, capiscono meglio le alternative delle scelte che possono fare e i costi relativi e anche i rivenditori sono più contenti perché la nostra azione facilità di molto la conclusione delle trattative».

Sempre a proposito di modello d’offerta, Check Point che si sta evolvendo sempre più verso i servizi, come quelli di managed security, erogati da dealer qualificati o da operatori sul territorio come le Telco

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