Certificazioni, Cisco cambia le regole

Addio agli sconti basati sui volumi di vendita. La specializzazione diventa prerequisito per certificarsi. Il via ufficiale il 2 luglio

A partire dal 2 luglio Cisco rivoluziona i propri programmi di certificazione. Programmi che avranno un impatto immediato sul canale visto che i cambiamenti sono di quelli che non è facile dimenticare. In pratica: tutti i partner dovranno specializzarsi per ottenere la certificazione (in soldoni, la specializzazione diventa conditio sine qua non), la politica degli sconti non sarà più basata sui volumi di vendita ma sul valore aggiunto; i partner devono contribuire attivamente alla customer satisfaction.
Tutto questa come si traduce nella pratica? Cisco ha definito una graduatoria punteggio: bisogna raggiungere i 100 punti per la qualificazione Gold, i 60 per quella Silver e i 20 per quella Premier. I punti si dividono in punti per specializzazione e punti extra. I primi si ottengono al raggiungimento della specializzazione (ad esempio: la specializzazione nella telefonia Ip porta in dote 25 punti). Al raggiungimento di punti extra concorrono invece le certificazioni individuali aggiuntive (esempio Ccna, Ccnp) oppure ulteriori specializzazione o ancora livelli di customer satisfaction superiore alla media.
Esistono poi dei requisiti base che riguardano le certificazioni individuali (Sales, Associate, Professional, Expert), il supporto (call back, supporto tecnico, risposta on site ecc.) e la customer satisfaction. Ad esempio: per diventare Gold, un partner deve garantire supporto continuativo (24 ore per 7 giorni la settimana), deve avere in casa almeno 16 certificazioni individuali Cisco (di cui 4 Ccie) e un livello adeguato di customer satisfaction. Questo livello verrà definito il 15 agosto.

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