C’è ancora molto wireless da “far volare”

Passata la prima sbornia, ora il Wi-fi è terra di conquista per i professionisti del canale. Spazio a progetti di consolidamento aspettando il Wimax

A gennaio di quest’anno si è superata la soglia dei 100mila punti di accesso Wi-fi in tutto il mondo. E la cifra è certamente in difetto visto che i dati del sito più attendibile (www.jiwire. com) si alimentano con le segnalazioni spontanee. Da un anno all’altro il sito ha registrato un raddoppio delle segnalazioni e la leadership degli Usa, in cui si registrano circa 40mila hot spot, presto potrebbe essere messa in discussione da Gran Bretagna, Germania, Corea del Sud e Giappone.

Tra le città, per esempio, il sorpasso è già avvenuto: al primo posto è Seul, seguita da Londra, mentre San Francisco, la prima degli Usa, è solo settima. La situazione monitorata da Jiwire vede l’Italia all’ottavo posto nel mondo con circa 2.500 hot spot, tra gratuiti e a pagamento, sui quali spiccano i 150 circa di Roma e il centinaio di Milano. Ma, ripetiamo, si tratta di valori “al ribasso”.

Ciò che è certo è che, all’alba della partenza della versione N dello standard 802.11, la tecnologia Wi-fi è ormai consolidata, i prodotti sono numerosissimi e l’implementazione è alla portata di un medio utente privato. La normativa che regola l’utilizzo di un apparecchio Wi-fi in un luogo pubblico è il decreto legge del 28 maggio 2003 che prevede la richiesta di un’autorizzazione da inviare al ministero delle Comunicazioni per la quale, poi, vige il principio del “silenzio/assenso”.

Lo scenario che si prospetta a un operatore Ict interessato a lavorare su questo business è, dunque, molto chiaro. Anzi, la facilità dell’implementazione stessa rischia di inquinare il mercato con una serie di installatori improvvisati capaci di vendite “mordi e fuggi”. Anche perché la maggior parte dei prodotti sono reperibili anche in Gdo.

Il vero plus per il Var o il system integrator è, allora, la capacità di penetrare in ambienti “difficili”, in cui le doti commerciali, di pazienza e mediazione vanno di pari passo con la competenza tecnica. Ci riferiamo ad ambiti come la Pa e le strutture appartenenti a grandi gruppi come, per esempio, i centri commerciali.

I sempre più numerosi esempi di installazioni nella Pa vengono eseguiti da operatori di un certo livello, come il progetto Roma Wireless realizzato da Unidata per conto del Comune di Roma che consentirà a regime di usufruire gratuitamente di una quindicina di hot spot. Lo stesso dicasi dei progetti in ambiti multisede, come quello sperimentale avviato dal Monte dei Paschi di Siena o quelli che già hanno o avranno come teatro le Università e i centri di ricerca.

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