Cdc debutta con i Superstore

La società toscana vuole aprire sette punti vendita nel triennio 2005-2007 allargando l’offerta ai prodotti convergenti. Per la catena Computer Discount meno consumer e più Pmi

Il mercato dell’It è cambiato e Computer Discount regge con sempre maggiore
fatica l’assalto di Gdo e Gds. E’ necessario un cambio di rotta che per Cdc
significa andare direttamente contro Mediaworld e debuttare nel segmento dei
mega punti vendita. Superstore è il nome provvisorio (o forse definitivo) dei
nuovi negozi della società di Giuseppe Diomelli che per il piano triennale
2005-2007 prevede un investimento di trenta milioni di euro per
l’apertura di sette punti vendita con un paio di inaugurazioni già nel 2005.


Le superfici supereranno i duemila metri quadri, inizialmente saranno situate
nel nord Italia, e allargheranno l’offerta a categorie merceologiche affini o
convergenti con l’hi tech e ad altre più distanti. Fotografia, audio, video,
computer e accessori, elettronica per la casa, illuminotecnica,
multimediale, Cd/Dvd, telefonia, televisione, videoregistrazione e office
equipment sono le categorie di prodotti
che entreranno nei Superstore
ma anche nei punti vendita Computer Discount che d’ora in poi subiranno la
concorrenza anche della nuova catena della società di Fornacette.
“Sicuramente non possiamo evitare l’impatto dei Superstore sulla nostra
organizzazione “
, ammette Diomelli “ma se non lo facciamo noi lo farà
sicuramente qualcun altro”
. Magra consolazione per i reseller di Computer
Discount che con l’arrivo di Superstore sono più di prima obbligati al cambio di
pelle. “Computer Discount – sentenzia Diomelli – dovrà misurarsi
con un cliente sempre meno consumer e sempre di più appartenente al mercato
delle piccole e medie aziende”
.


Accanto alle mega superfici, la società toscana aprira altri otto cash &
carry facendo lievitare fino a 36 il numero di negozi dedicati ai rivenditori.
Superstore e c&c sono le principali novità del piano industriale che si
propone una crescita media annua dei ricavi consolidati del 15% cn la
distribuzione che dovrebbe salire dell’8% annuo, il retail del 23% e le vendite
dirette del 19%. Alla fine del periodo il breakdown delle vendite di
Cdc
prevede che il 16% arrivi dai superstore, il 6% dalle vendite
dirette (nel 2004 era il 5%) il 44% dalla distribuzione (54%) e il 34% da quella
che molto significativamente vengono definite vendite retail old (41%).

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