Cassetto fiscale, ora è possibile delegare due intermediari

Raddoppia il numero di intermediari a cui il contribuente ha possibilità di consegnare le “chiavi” del proprio Cassetto fiscale per la consultazione telematica dei dati.

Finora ciascun contribuente poteva
autorizzare alla
consultazione dei proprio Casetto fiscale a  un solo intermediario e per un periodo massimo di due
anni. Oraè
invece possibile,
affidare la
consultazione telematica dei propri
dati fiscali a più professionisti,
per esempio il fiscalista e il consulente del lavoro per
quattro anni. Per
conferire le
deleghe basta utilizzare le funzionalità disponibili su Entratel o Fisconline (per gli utenti
abilitati
ai servizi). In
alternativa,
occorre consegnare
il
modello compilato a
un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia
o all’intermediario delegato. Il mandato potrà
essere revocato in qualsiasi momento, sia da parte del contribuente sia da parte dell’intermediario.

 Per
aderire al
“Cassetto
fiscale delegato” l’intermediario deve firmare il regolamento con le condizioni di utilizzo del servizio e
inviarlo all’Agenzia esclusivamente tramite Entratel, seguendo le
istruzioni pubblicate sul sito www.agenziaentrate.it. Sempre in modalità
telematica, l’Agenzia
dà conferma che la richiesta
di adesione è
stata accettata e
fornisce le istruzioni
per l’accesso al Cassetto fiscale del contribuente. Un codice
“usa e getta” è inviato al domicilio di quest’ultimo, a
ulteriore garanzia della riservatezza
dei dati, se la delega
non è stata conferita tramite il sito internet o con consegna a un ufficio
dell’Agenzia. Sempre per snellire
le procedure, gli intermediari possono ora presentare le deleghe dei loro clienti direttamente tramite il servizio Entratel.

E’ stata
attivata anche un’altra delle
misure contenute nel pacchetto delle semplificazioni fiscali presentate lo scorso
luglio. Entrano infatti nel Cassetto
fiscale le informazioni relative al Vies (Vat information exchange system). Diventa così più
facile e immediato controllare
lo stato di iscrizione all’archivio informatico degli operatori autorizzati a effettuare operazioni intracomunitarie, istituito a
livello europeo
per prevenire le frodi Iva.

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