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Con il casco 3D la realtà virtuale arriva alle comunicazioni unificate

Wildix porta le potenzialità della realtà virtuale nelle comunicazioni unificate integrando nel sistema l’utilizzo di un casco 3D.

Migliorare le condizioni di lavoro per avere, come riflesso, un aumento di produttività e una maggiore efficienza nelle aziende,ma anche condizioni lavorative più salutari e flessibili per i lavoratori, è da sempre il motore che ispira Wildix, multinazionale nata in Italia a Trento e operante nel campo delle UC, nella sua ricerca e sperimentazione.

Una sperimentazione che ha portato a utilizzare un casco 3D. La tecnologia sta cambiando il nostro modo di lavorare e la realtà virtuale dimostra di essere già molto reale, non solo nell’ambito dell’entertainment, ma anche nel comparto business, tanto che la postazione fisica al desk del PC può essere rivoluzionata.

Wildix è un’azienda multinazionale che ha ideato una soluzione di unified communication browser-based e prodotti VoIP. Installa sistemi in Europa e negli Stati Uniti, avvalendosi di partner certificati. Nel 2005 ha creato il proprio centro di Ricerca e Sviluppo in Ucraina e negli anni seguenti ha aperto sedi commerciali in Italia, Francia, Germania, Olanda, Estonia, Ucraina e negli Stati Uniti.

Stefano Osler, CEO di Wildix, invita a immaginare “un posto di lavoro tridimensionale, in cui l’operatore compie azioni aerobiche nella sua attività lavorativa, da in piedi o da seduto“.

E sono molti i lavoratori coinvolti: da quelli dei call center agli impiegati, ma anche i manager e le segretarie, costretti per ore seduti fermi davanti alla scrivania, con lo sguardo puntato sul monitor e la mano incollata al mouse, impegnati in continue call o chiamate in entrata.

Da queste riflessioni è nata la rivoluzionaria idea di connettere il casco 3D di realtà virtuale al software di collaboration di Wildix, grazie all’utilizzo di WebGL, una libreria grafica che fornisce un’API di grafica 3D per i browser web.

Indossando il casco, l’operatore entra nel sistema di comunicazione e può gestire le chiamate in ingresso e i trasferimenti con semplici movimenti di braccia.

Un casco 3D per fare Tai Chi lavorando

Come spiega Dimitri Osler, CTO di Wildix: “Abbiamo associato alle operazioni più frequenti quei movimenti in grado di portare benefici agli arti e all’apparato scheletrico. L’obiettivo è di unire, in una specie di Tai Chi semplificato, produttività e allenamento muscolare. Ad esempio, se arriva una chiamata, l’operatore può allungare il braccio davanti a sé e portarlo verso il petto, per trasferire una chiamata attiva, mentre farà un movimento da sinistra a destra, dopo aver selezionato il collega. Oppure se arriva una chiamata, una sfera, l’operatore può afferrarla e tirarla a sé per rispondere e, sempre con i movimenti di braccia e mani, può scorrere la lista dei colleghi e attivare quello a cui trasferire la chiamata”.

L’esperienza è a 360° e totalmente immersiva. Le icone dello stato di presenza dei colleghi si trasformano in veri e propri oggetti tridimensionali con cui sarà possibile interagire in diverse modalità. Le rubriche si scorreranno muovendo la mano, i messaggi di testo si scriveranno grazie a una tastiera virtuale completamente personalizzabile.

Per evitare un’eccessiva esposizione dell’operatore alla realtà virtuale, il dispositivo imporrà pause. I lavoratori possono, così, alternare l’esperienza Virtual 3D con quella desktop per compiere dell’attività fisica, seppure minima, che porti benefici di salute.

Un altro risultato misurabile è il fattore velocità: si dimezza, infatti, il tempo impiegato per ogni singola operazione, poiché il gesto è interpretato simultaneamente dal sistema, per la mancanza di intermediari fisici che rallentano la trasmissione del comando (mouse, tastiera).

Il centro di ricerca e sviluppo di Wildix di Odessa sta inoltre studiando di inserire anche un ingrediente ludico (opzionale) nell’interfaccia della Collaboration 3D. Come ha detto Dimitri Osler: “Potrà essere una gara a chi risponde più velocemente, o una serie di punteggi ottenuti grazie all’abilità nella gestione di determinate operazioni; crediamo che qualche nota di leggerezza e svago possa rendere meno alienante il lavoro di un lavoratore, ad esempio di un operatore di call center“.

 

 

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