CartaSi lancia il PayPal all’italiana

Un nuovo servizio per effettuare trasferimenti di denaro tra privati. Una prepagata senza carta: è l’ora del conto virtuale.

Una prepagata senza carta, un conto virtuale, destinato non solo ai titolari CartaSi, ma a chiunque sia in possesso di una carta di credito dei circuiti Visa o MasterCard o, più semplicemente, sia titolare di un conto corrente.
Così cartaSi ha presentato oggi SiPay, nuovo servizio di pagamento P2P, destinato da un lato a rappresentare una alternativa interessante a PayPal, dall’altro a fare da apripista a una serie di servizi in mobilità in arrivo nei prossimi mesi.
“Si tratta di un percorso evolutivo – spiega Mauro Melis, amministratore delegato di CartaSi – che nasce dalla volontà di fare della monetica un vero e proprio motore di innovazione e di fidelizzazione. Al di là degli spazi di mercato, che vedono l’Italia più riluttante nell’adozione dei sistemi di pagamento elettronici, è una chance per creare una community alla quale poter offrire una serie di servizi”.

Per poter usufruire del servizio, è sufficiente registrarsi sul sito www.sipay.it e creare un proprio account virtuale. Il conto SiPay può essere caricato sia utilizzando la propria carta di credito, sia associandolo al proprio conto corrente bancario. Per disporre un pagamento, è sufficiente conoscere l’indirizzo di posta elettronica del beneficiario: questi, anche se non titolare di un conto SiPay, verrà avvisato via email della disponibilità della somma a suo favore e invitato a registrarsi sul sito per poterla ricevere, sia accreditata su una ricaricabile, sia direttamente sul suo conto corrente bancario.

A seconda del livello di operatività dell’utente SiPay, esistono vincoli sui quantitativi di denaro spendibili. Un utente non verificato può effettuare transazioni per un massimo di 200 euro, anche in più tranche. Al raggiungimento di questa soglia, viene invece richiesto un diverso accreditamento. In questo caso il plafond sale a 2.500 euro l’anno, così come previsto dalle norme antiriciclaggio.

Per quanto riguarda invece le commissioni a carico del beneficiario, obiettivo di CartaSi è mantenersi competitiva rispetto ai sistemi concorrenti. In una prima fase promozionale si parla dell’1% del totale percepito, mentre è in fase di valutazione la percentuale fissata a regime.

SiPay si indirizza, in questa prima fase, all’utenza privata, per transazioni peer to peer ed è stato studiato in primo luogo per garantire maggiore sicurezza nelle operazioni online, evitando agli utenti di dover presentare i propri numeri di carta di credito o le proprie credenziali bancarie. Non è invece, per ora, indirizzata agli esercenti, per i quali CartaSi ha già sviluppato servizi ad hoc quali i Pos virtuali o XPay.

Nonostante il trasferimento di denaro tra privati sia considerato da più di un analista di mercato come la nuova frontiera in particolare nei Paesi in via di sviluppo e per le comunità di immigrati, in questa fase CartaSi sta sviluppando il servizio su base nazionale. Non esclude, questo sì, future evoluzioni in un’ottica internazionale, introducendo anche la gestione di valute differenti.

Gli obiettivi sono ambiziosi.
”SiPay nasce come servizio aperto a chiunque, anche non titolare di una nostra carta. Ma è evidente che speriamo di farne un volano per acquisire nuovi utenti e clienti. Quanto ai target, se chiudessimo il 2010 con 50.000 account avremmo ottenuto già un ottimo risultato”.

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