Capellas: tolleranza zero per ridare credibilità a WorldCom

Per traghettare l’azienda fuori dalla bancarotta il nuovo presidente e ad di WorldCom parla di ‘linea dura’ e, intanto, nel board del carrier si fa il nome di Giuliani

18 novembre 2002 È ufficiale, Michael Capellas è alla guida di WorldCom. E dal neo insediato, in qualità di presidente e amministratore delegato della società, giungono parole rassicuranti: il colosso statunitense – caduto in disgrazia per frode fiscale e falso in bilancio, indagato dalla Sec e sottoposto a Chapter 11 – non verrà scorporato e venduto in tanti piccoli pezzi, bensì, salvato dalla bancarotta. Questo, almeno, l’intento dichiarato dall’ex presidente della nuova Hp, anche se la strada da percorrere passa attraverso lacrime e sudore. Tanto che la parola d’ordine della nuova gestione è: «nessuna tolleranza». Uscire dalla crisi per il carrier statunitense significherà, infatti, recuperare in credibilità nei confronti di mondo finanziario, investitori, partner e clienti. Come? Adottando standard d’integrità il più alti possibile. A enfatizzare quest’ultimo punto, voci non ancora ufficiali, pubblicate in questi giorni sulle pagine del Wall Street Journal, che vorrebbero Rudolph Giuliani, ex ‘integerrimo’ sindaco di New York, nel board della società.

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