Cap Gemini: vendite in calo e tagli

Lo specialista di servizi ridimensiona le previsioni sul fatturato dell’anno in corso, che si concluderà il prossimo 30 giugno, e avvia una drastica riorganizzazione

Cap Gemini mette le mani avanti. Il system integrator ridimensiona le previsioni di fatturato per l’anno fiscale in corso (che si concluderà il 30 giugno), attribuendo le ragioni del calo alla contrazione della domanda negli Stati Uniti. La società annuncia che le vendite per l’anno in corso, in precedenza stimate parti a 9,6 miliardi di Euro, saranno in realtà pari a 9 miliardi di Euro. I vertici del consulente annunciano anche la necessità di procedere a tagli consistenti di personale. Saltano così 2.700 posti di lavoro, suddivisi tra gli uffici di Stati Uniti, Regno Unito e dei paesi dell’area scandinava. La società parigina imputa il calo del fatturato presunto alla cancellazione degli ordini nei settori dei servizi finanziari e nel manifatturiero, in particolare nel mercato statunitense. La crisi gestionale si rifletterà in una pesante ristrutturazione del costo presunto, per l’anno in corso, di circa 85 milioni di Euro.

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