Cancellazione dei dati, questa sconosciuta

Secondo l’indagine condotta da Kroll Ontrack su 1.500 aziende nel mondo, siamo lontani dall’applicazione di pratiche corrette per la cancellazione dei dati sicura.

Scoprire il fianco alla violazione delle proprie informazioni non cancellando, o eliminando in modo poco sicuro, i propri dati sensibili. Secondo il Kroll Ontrack Annual Esi Trends Survey del 2010, si tratta di un fenomeno che accade nelle aziende almeno una volta all’anno con costi che, secondo il Ponemon Cost of Data Breach Study di un anno fa, si aggirano mediamente sui 6,75 milioni di dollari a evento.

Condotta su oltre 1.500 partecipanti provenienti da 12 Paesi in Nord America, Europa e Asia Pacifica, l’indagine portata avanti dal fornitore di soluzioni e servizi per il recupero dati, la cancellazione sicura e la computer forensics, evidenzia come, solo il 49% delle aziende interpellate mette regolarmente in pratica una procedura per la cancellazione dei dati.

Come se non bastasse, il 75% di queste non li cancella in modo sicuro esponendo a violazione le proprie informazioni che, senza re-iscrizione dei file, non possono dirsi definitivamente eliminate dal disco. Un problema non da poco, se si considera che, secondo il sondaggio condotto su scala mondiale, 4 aziende su 10 hanno ceduto i propri hard disk usati e che oltre il 60% dei computer dismessi contengono dati di business rivendibili sul mercato dell’usato.

È qui che entrano in gioco software certificati per la cancellazione sicura dei dati in grado di sovrascrivere tutti le informazioni presenti su disco rigido o i degausser che, utilizzando un intenso campo magnetico, rendono il dispositivo inutilizzabile. Procedure fondamentali, sia per consentire alle aziende di essere compliance in termini di conservazione dei dati e privacy, sia per assicurare la sicurezza dei dati e la business continuity delle organizzazioni, a prescindere dalla loro dimensione.

Il tutto, è il consiglio di Kroll Ontrack, senza sottovalutare l’importanza di strumenti che, dotati di appositi report, verificano e confermano che il prodotto o il servizio di cancellazione sicura adottato abbia effettivamente compiuto il proprio dovere identificando anche il numero di serie e la marca dell’hard disk ripulito, la data e l’ora in cui l’informazione è stata cancellata e la quantità di dati eliminati.

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