Cambio in corsa: Meg Whitman è il nuovo Ceo di Hp

La scelta è stata fatta: chiusa dopo undici mesi l’era Apotheker, ora spetta all’ex Ceo di eBay decidere quale direzione dare all’azienda e, soprattutto, cosa fare del business legato ai pc.

Sono passate davvero poche ore da quando i rumor sono diventati realtà.
Salta la poltrona di Leo Apotheker e torna una donna a guidare le sorti di Hp.
Ottavo Ceo in dodici anni, la scelta è caduta su Meg Whitman, già a capo di eBay e dall’inizio dell’anno nel boardo direttivo di Hp.
Una scelta veloce, quella che ha portato alla nomina di Whitman, che Ray Lane, presidente della società, spiega con la relativamente recente nomina di Apotheker undici mesi fa: il dopo Hurd era stato attentamente valutato ed esisteva una rosa di possibili candidati alternativi all’interno dell’azienda.

I motivi della decisione di sostituire Leo Apotheker sono noti: tre trimestri consecutivi di risultati mancati e quella decisione storica, di mettere la parola fine al business dei pc, condivisa con il board ma non con Todd Bradley, responsabile della divisione, né con gli azionisti.
Ora tocca a Meg Whitman.
La manager non ha, comprensibilmente, rilasciato alcuna dichiarazione precisa riguardo possibili cambi di rotta o strategie di recupero di business e credibilità sui mercati. Come altri membri del board aveva a suo tempo appoggiato le decisioni di Apotheker: ora, secondo quanto riferisce Wall Street Journal, ipotizza per lo meno un passo indietro per riconsiderare l’intera questione.
Non esattamente un cambio rotta, ma, per lo meno, un impegno alla riflessione.

Se il board Hp si dichiara compatto nella scelta di Meg Whitman, qualche perplessità la esprimono gli analisti, che si domandano se la manager sia davvero in grado di reggere un’azienda delle dimensioni di Hp.
E’ vero, è stata Meg Whitman a trasformare eBay in una società da diversi miliardi di dollari. Ma è altrettanto vero che di fronte alle dimensioni di Hp il confronto non regge.
I pessimisti evidenziano l’assenza di esperienza nell’industria dell’hardware, ricordano qualche passo falso in eBay e puntano il dito su quella candidatura per diventare Governatore della California, tradottasi per Whitment in una sconfitta.
Gli ottimisti, dal canto loro, sostengono che gli otto mesi nel board di Hp sono stati per Whitman una palestra importante, sufficienti a darle il polso non solo delle dinamiche interne all’azienda, ma anche dei possibili correttivi e delle strategie alternative.

Resta il fatto che per Hp è fondamentale chiamare il Ceo giusto nel ruolo.
Il vorticoso turnover, otto Ceo in dodici anni non sono pochi per un’azienda di quelle dimensioni, e le controversie su Fiorina, Hurd e ora Apotheker non hanno fatto bene all’immagine dell’azienda.

Whitman dovrà essere donna di decisioni rapide e qualche osservatore di mercato ha già pronta la lista dei suoi primi impegni.
Decidere cosa sia davvero giusto fare con il business dei pc, dare una svolta all’area servizi, per portarla a una maggiore marginalità, stabilire se la scelta di dismettere il TouchPad non sia stata, in fondo, un po’ troppo prematura.

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