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Il calcio si trasforma in digitale: lo insegna l’Hoffenheim

Anche il calcio non sfugge alla digital transformation. Ma per trovare un esempio bisogna andare nel sud della Germania e guardare verso Hoffenheim, nel Baden-Württemberg, un paese di poco più di tremila abitanti. Si tratta di una frazione di Sinsehim (25mila abitanti), una sorta di Chievo della Bundesliga, la serie A tedesca (il Chievo è un quartiere di Verona, ndr), dove da dieci anni è una presenza fissa.

Prima di allora la squadra ha avuto una storia calcistica anonima fino all’exploit della stagione 2008-2009 quando venne considerata la rivelazione del calcio europeo e dopo avere finito in testa il girone di andata finì settima.

Lo stadio del Tsg 1899 Hoffenheim può ospitare poco più di trentamila spettatori, il bacino di utenza dei potenziali tifosi è di tre milioni di persone con i supporter più fedeli che vivono in un raggio di cinquanta km.

L’area intorno a Heildeberg però offre molti possibilità per i tifosi: in zona ci sono anche il Kaiserlautern e il Karlsruhe che vantano buone tradizioni calcistiche.

Anche Dietmar Hopp (Sap) ha giocato nell’Hoffenheim

hoffenheimA partire dal 1999 Dietmar Hopp, cofondatore di Sap ed ex giocatore dilettante del Tsg 1899 Hoffenheim, ha deciso di investire nel club che dal 2010 ha creato un nuovo modello di formazione e sviluppo. La svolta verso il digitale e l’innovazione era iniziata. Il primo problema però non riguardava la tecnologia.

Come ci spiega Peter Görlich, managing director del club “bisognava costruire la community dei tifosi”. Come succede a molti team di provincia senza una storia particolarmente brillante alle spalle, il Tsg 1899 Hoffenheim era spesso la seconda squadra degli abitanti della zona che cercavano maggiori soddisfazioni tifando Bayern Monaco o Borussia Dortmund. “Per questo cercavamo qualche strumento per parlare con loro, attrarli e farli entrare nel sistema”. La società ha così lavorato su due fronti, manageriale e sportivo, uniti dal filo conduttore del digitale. Ed è stato un buon lavoro visto che oggi i giovani tifosi sono fieri supporter dell’Hoffenheim.

Il ruolo delle soluzioni Sap

Per costruire il nuovo sistema la società è partita da Sap Erp, il cuore del sistema che si occupa della gestione del club, mentre con Sap Customer Checkout sono gestiti catering e merchandising con la possibilità di varare offerte speciali per i tifosi e avere il controllo delle vendite in tempo reale.

Sap Hybris permette di collegare lo shop online, +150% negli ultimi sei mesi, della squadra al mondo mobile e tenere contatti con i supporter anche dentro lo stadio per piccoli eventi organizzati in occasione delle partite. In Germania rispetto all’Italia c’è una maggiore tendenza a frequentare gli stadi anche perché gli ultras non sono un problema e si tratta di luoghi sicuri. In più lo stadio è di proprietà dell’Hoffenheim.

Infine, Sap Event Ticketing viene tuilizzato per la completa gestione della vendita di biglietti con tutto il corollario del marketing. Oltre a queste soluzioni che coprono la parte di business, il Tsg 1899 Hoffenheim fa ricorso anche a Sap Sports One per gestire tutti i dati relativi ai team e agli atleti che iniziano a giocare nella squadra giovanile e terminano nella formazione che milita nella Bundesliga. In totale sono circa trecento i giocatori gestiti con questa soluzione.

Un nuovo modo di pensare il calcio

Il nuovo modo di pensare al calcio” prevede l’uso spinto della tecnologia anche per la parte sportiva con un allenatore, Julian Nagelsmann, dai media considerato un nerd, e giocatori che devono adattarsi alle scelte del club e utilizzare diverse app che, grazie a Sap Sport One, offrono tutta una serie di dati per valutare le prestazioni dei giocatori, conoscere le loro condizioni, sapere come hanno dormito e molto altro. Questo aspetto è importante per ottenere il meglio dalle capacità dei calciatori e per fornire un trattamento e allenamenti su misura. Lo staff di Julian Nagelsmann ha a disposizione tutti i dati per valutare la condizione degli atleti, mentre la società fa ricorso a Sap Sports One anche per fare lo scouting dei talenti a disposizione sul mercato. I potenziali giocatori vengono valutati in base a caratteristiche tecniche e fisiche facendo riferimento a parametri che si adattano allo stile di gioco scelto dal coach che prevede un forte impegno fisico. Così può succedere che un giocatore apprezzato da molti team, ma troppo costoso per il bilancio della squadra (secondo il sito transfermarkt.it la rosa dell’Hoffenheim vale 129,4 milioni di euro e quella del Bayern 599,10) si riveli meno adattto rispetto ad altri nomi poco conosciuti ma potenzialmente più interessanti per la concezione di gioco di Nagelsmann.

L’esempio dell’Udinese Calcio

In Italia qualcosa di vagamente affine alla squadra tedesca si vede a Udine. Qui da anni è stato sviluppato un modello di business dove il cuore del sistema è lo scouting dei talenti con una importante rete di osservatori a caccia di giocatori in tutto il mondo. La società punta sui giovani da acquistare velocemente prima che arrivino i big e per questo batte anche anche campionati trascurati come quello colombiano o cileno.

La task force dei selezionatori ha a disposizione una sala dotata di 75 televisioni per visionare i dvd dei calciatori di tutto il mondo. Grazie alla collaborazione con una società di video-scouting, in una settimana possono essere visionate duecento partite. E gli osservatori sono presenti a qualsiasi competizione giovanile in Europa, Africa o Sud America.

Un sistema collaudato prevede l’osservazione del giocatore valutato anche dal punto di vista comportamentale. Quando si decide l’acquisto il primo contratto è di cinque anni. In questo modo Sanchez, finito poi al Barcellona, Inler (Napoli) e Zapata (Villareal) pagati in totale 3,5 milioni hanno portato 61 milioni nella casse dell’Udinese. I giovani calciatori vengono anche seguiti fuori dal campo e integrati nell’ambiente. Görlich, si dichiara un ammiratore della società friulana.

Anche al 1899 Tsg Hoffenheim c’è attenzione alla crescita dei giocatori e alla creazione di un ambiente non esasperato, ma con una grande differenza. “Rispetto all’Udinese questo è un club dove tutto è pensato per il digitale e i prossimi passi riguarderanno la connessione fra tutte le attività e le informazioni predittive per la parte finance, i supporter e l’area della gestione della squadra”. Dai giocatori ai dipendenti amministrativi tutti lavorano con il digitale e anche quando la società avrà bisogno di un nuovo allenatore dovrà corrispondere a un determinato profilo per integrarsi al meglio nel sistema.

Poi, ammette Görlich si può discutere sulla combinazione fra organizzazione e risultati della squadra di calcio. In fondo, il calcio è differente dal baseball, e se un tiro va sul palo o il portiere fa una papera c’è poco da fare. Oggi però l’Hoffenheim si trova in quinta posizione nel campionato tedesco ed è ancora in lizza per la promozione al turno successivo della sua prima presenza in Europa league. Nel frattempo altre squadre come Lipsia ed Eintracht si stanno muovendo sulla stessa strada. “Ma noi – chiude Görlich – abbiamo da tre a cinque anni di vantaggio“.

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