Ca vuole il comando della gestione It

Al Ca World 2004 si parla di Service Oriented Architecture, Web service e It management.

24 maggio 2004

Creare un’infrastruttura perfettamente integrata, in grado di autogestirsi e amministrarsi al meglio. Questo è il compito fondamentale delle architetture orientate ai servizi di nuova concezione. E questa è la definizione che ne dà Computer Associates. Ma la società di Islandia fa molto di più, traducendo questa filosofia in un framework di applicazioni oggi ancora più integrato.


Come evidenziato dal ceo di Ca, Ken Cron, all’apertura del Ca World 2004, la sua società si sta ponendo nella condizione ideale per essere il miglior provider di gestione software. Anche, sottolinea il nuovo timoniere, investendo il 20% delle proprie entrate in ricerca e sviluppo nell’area dell’It management, consapevole che un ambiente it frammentato è destinato a non funzionare più in futuro.


Ecco perchè con lo slogan “Gestire il business dell’It” i vertici della società, all’unisono, traducono in pratica il concetto di real time e lo plasmano attorno alle specifiche dei Web service, per assicurare la necessaria standardizzazione.


Il concetto è espresso nella filosofia Enterprise Infrastructure Management (Eim). Si tratta, invero, di un’idea che in molti cavalcano: Hp, Ibm, Microsoft, Sun, Oracle e Sap in testa. Ca lo concretizza in un framework, Unicenter Service Management, pensato per garantire un utilizzo corretto e ottimale delle risorse It di qualsiasi natura e declinato in modo da risolvere tre ordini di esigenze.


«Anzitutto -sottolinea Mark Barrenechea, senior vice president sviluppo prodotti di Ca – l’erogazione di servizi It, definendo i livelli di servizio e monitorando le performance relative. Ancora, il supporto dei servizi, offrendo una console per una gestione delle risorse e delle applicazioni che si adatti automaticamente alle mutate necessità. Infine, la gestione degli aspetti amministrativi e finanziari dell’It, fornendo una base per la determinazione del budget e consentendo di migliorare la pianificazione e l’utilizzo degli asset».



La strategia Eim ha già trovato i primi tasselli. Al CaWorld, infatti, la società ha presentato Management Bundle for Microsoft Exchange. Si tratta di un’offerta integrata che combina prodotti di sicurezza (eTrust), storage (BrightStor) e soluzioni di gestione delle infrastrutture It (Unicenter), in un unico pacchetto pensato per le aziende che intendono consolidare le proprie infrastrutture di posta elettronica basata sulla soluzione Microsoft.


Accanto a questo, sono state anche presentate due partnership con Pink Elephant e PinkRoccade, che vertono sul supporto delle best practice riassunte all’interno della Information Technology Infrastructure Library (Itil) nell’offerta Ca.


Itil è la più diffusa collezione di pratiche, tool di implementazione e supporto in materia di gestione dei servizi It, sulla quale Pink Elephant e PinkRoccade vantano una consolidata esperienza. «Grazie a questo accordo – chiarisce Barrenechea – saremo in grado di sveltire i processi di migrazione delle infrastrutture dei nostri clienti verso un’architettura che ha nella gestione avanzata dei servizi It le sue fondamenta».



«Il successo dei Web service in scenari piuttosto semplici è un dato di fatto >– commenta Paul Lipton, technology strategist office of the Cto di Computer Associates -. Oggi, però, questo non è più sufficiente e la vera sfida è la loro diffusione su larga scala in ambienti multivendor, multitransazione e multipiattaforma, garantendo le funzionalità di sicurezza e gestibilità degli stessi che serve.


Il concetto si traduce, quindi, nella creazione di ambienti It dinamici, che siano per loro natura una risposta concreta alle esigenze crescenti delle imprese di oggi e che siano in grado di assicurare la correlazione delle informazioni che transitano su tutte le applicazioni utilizzate in azienda.


E Ca, da parte sua, ha già pensato a come offrire una gestione end-to-end dei processi: «Abbiamo integrato – sottolinea il manager – il nostro strumento di alerting e gestione proattiva delle infrastrutture e dei servizi Web, Unicenter Wsdm, Web Services Distributed Management, con eTrust Security a garanzia di un managing in totale sicurezza dell’infrastruttura sia .Net che Java».


La casa americana vanta partnership di prestigio coi grossi nomi del panorama Soa e concorda coi suoi concorrenti sul fatto che Web service e Soa siano il necesario fondamento architetturale di un nuovo approccio alla gestione delle risorse It che ha nell’utility computing e nella logica del richiamo "on demand" di asset e applicazioni la sua espressione.


«Soa e Web service, a un certo punto, possono anche essere considerati la stessa cosa – tiene a precisare Lipton -. Infatti, il primo è un nuovo approccio che permette di ottenere architetture flessibili, affidabili e adattive utilizzando diverse tecnologie. La più importante è rappresentata proprio dai Web service. Noi come Ca siamo impegnati da anni sul fronte dei servizi Internet, focalizzandoci sui due aspetti chiave della gestione e della sicurezza. Si tratta, infatti, delle tecnologie nelle quali riteniamo di aver raggiunto un certo livello di eccellenza e sono i fronti che, indubbiamente, in futuro, apriranno nuovi spazi di confronto tra i vendor del settore».



Ca Wsdm offre funzionalità di gestione in tempo reale degli asset, che vengono visti come un’entità unica all’interno del sistema It dell’azienda.


Accanto a questo, il tool fornisce anche capacità di automatica identificazione dei servizi Web appena creati e permette di impostare e monitorare il rispetto dei livelli di servizio sull’utilizzo delle risorse, che saranno gestibili da una console centralizzata.


E l’impegno a garantire che le proprie tecnologie siano realmente aperte e standardizzate è concreto.


«Noi facciamo parte del comitato Oasis che promuove l’adozione di alcuni importanti standard per la gestione dei Web service – conclude Lipton -. Insieme a Ibm e TalkingBlock, inoltre, siamo tra i creatori di Ws Manageability, una specifica che si propone di migliorare la gestione delle infrastrutture Soa che impiegano i servizi Internet».

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