Bull rende autonoma la divisione server

In seguito ai cattivi risultati registrati nel primo semestre di quest’anno (96 milioni di euro di perdite e un calo del 2,2% nel fatturato), Bull avrebbe deciso di scorporare in una società autonoma la propria divisione server (Nt, Unix e Gcos) …

In seguito ai cattivi risultati registrati nel primo semestre di
quest’anno (96 milioni di euro di perdite e un calo del 2,2% nel
fatturato), Bull avrebbe deciso di scorporare in una società autonoma
la propria divisione server (Nt, Unix e Gcos). A riferirlo sono fonti
francesi, che evidenziano l’intenzione dell’azienda di concentrarsi
ancora di più sui servizi. L’insieme di attività di R&D, produzione e
distribuzione, attualmente riunita nell’ambito della divisione Isd,
dovrebbero passare a una realtà indipendente, che però inizialmente
Bull controllerebbe al 100% (per poi aprirsi ad altri investitori).
Al momento, questa struttura occupa circa 4mila persone e ha generato
nel primo semestre un fatturato di 560 milioni di euro (sui 1.600
totali).
Sui tempi ancora non ci sono indiscrezioni, ma il presidente della
società, Guy De Panafieu, sarebbe intenzionato a procedere
rapidamente. La chiave del Meccano è nelle dimensioni critiche
dell’entità. Seppur profittevole e operativamente autonoma, la Isd
non è riuscita a imporsi sul mercato. Il parco Gcos assicura ancora
un buon guadagno, ma le vendite di server Unix e Nt non vanno come
dovrebbero.
Se il progetto andasse in porto, Bull resterebbe essenzialmente una
società di servizi. Alla "casa madre", infatti resterebbero le
attività di consulenza, integrazione di sistemi, outsourcing e
supporto clienti. Un insieme che ha prodotto 910 milioni di euro nel
primo semestre del 2000, corrispondente al 56% del giro d’affari
totale. Il business software e quello delle carte a microchip,
infatti, sono state già scorporate e stanno ancora cercando partner a
sostegno. Per la Isd, un cavaliere bianco quasi automatico potrebbe
essere Nec, già azionista di Bull al 17,4%, ma con legami anche di
tipo industriale, ma non sono esclusi sulla carta altri investitori.

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