Bsa concretizza l’azione antipirateria

Sono dieci le società attualmente sotto processo per uso di programmi illegali. Si tratta di alcuni importanti studi professionali e di aziende di rilievo della piccola e media imprenditoria italiana, che Bsa ha ispezionato senza preavviso (ma c …

Sono dieci le società attualmente sotto processo per uso di programmi
illegali. Si tratta di alcuni importanti studi professionali e di aziende
di rilievo della piccola e media imprenditoria italiana, che Bsa ha
ispezionato senza preavviso (ma con autorizzazione legale). Fra esse,
troviamo Airport Equipment, Bizerba, il mobilificio Feg Ferroli, Flou, i
consulenti di Roland Berger & Partner, Valtur e Seledati.
Le azioni sono il frutto dell’attività di Bsa (Business Software Alliance)
nell’ambito dell’iniziativa di verifiche ad ampio raggio avviata
nell’ottobre ’97 contro l’utilizzo di software privo di licenze. Nel corso
dell’iniziativa sono stati intraprese 300 azioni legali e sono stati
scoperti programmi privi di licenze per un valore di 1,5 miliardi di lire.
Tali azioni sono state effettuate contro aziende rappresentanti un campione
scelto tra le numerose segnalazioni (circa 5mila solo nel corso del ’97)
pervenute al numero verde antipirateria 167-241751.
Bsa non ha ancora fatto una stima relativa al ’97 delle perdite in
fatturato dovute al software illegale. I dati certi risalgono al ’96 e
dicono che gli operatori hanno perduto 580 miliardi di lire; il danno in
termini di Iva evasa è stato di circa 100 miliardi.
Il tasso di pirateria in Italia nel ’96 era pari al 55% (di cui un 70%
dovuto alla Pmi). In Europa la media di software illegale era del 43% per
la parte occidentale del Vecchio Continente e dell’80% per la parte
orientale. Anche il tasso a livello mondiale era del 43%.

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