Brocade si concentra sul software

L’azienda fa leva sul successo dei blade per le San per ampliare l’offerta di soluzioni per il datacenter.

Negli ultimi anni Brocade ha saputo cavalcare il successo dei blade server, diventando un punto di riferimento per le le Storage Area Network.


Oggi, i principali vendor dell’It (Ibm, Hp, Dell, Fujitsu Siemens Computers, Hitachi e Intel) rivendono in Oem gli switch Brocade all’interno delle proprie soluzioni blade, e l’installato mondiale ha raggiunto i 5 milioni di porte San. «Le San di Brocade hanno apportato notevoli benefici – ha affermato Madhu Matta, direttore, product management, della società -. Hanno permesso di far crescere i dati archiviati, migliorando l’utilizzo dello storage, riducendo i costi operativi, che superano di molto quelli di acquisto, e aumentando la disponibilità e la protezione di dati. Inoltre, le San hanno favorito il processo di consolidamento dei data center, realizzando economie di scala e rendendo le operazioni It più dinamiche. Per questo, oggi Brocade gode di un’ottima reputazione presso i clienti e ha instaurato eccellenti relazioni con loro e con i vendor del settore».


Tutto questo rappresenta il trampolino di lancio di Brocade verso una nuova avventura, ovvero verso il lancio una nuova gamma di prodotti software, annunciata prima dell’estate.


Si chiama Tapestry e punta a risolvere, come le soluzioni hardware, le problematiche che le aziende incontrano nella gestione dei data center: i costi, la complessità e l’aderenza alle normative, che richiedono per esempio la conservazione di dati per un certo numero di anni.


«Siamo in una posizione privilegiata – ha detto Matta – perché siamo presenti all’interno del data center e ne vediamo da vicino le problematiche». I prodotti annunciati sono due.


Il primo è Arm (Application Resource Manager) e costituisce un metodo innovativo per l’attivazione e il provisioning dei server.


«Ci vogliono anche settimane per installare i server – ha affermato Matta – e questo tool riduce i tempi. Arm, da una sola console, associa a ogni server i dati, il sistema operativo e le applicazioni, con il risultato che in meno di 10 minuti si può cambiare l’utilizzo della macchina». Il nuovo prodotto, che verrà venduto in Oem, è il frutto dell’acquisizione di Therion Software, una piccola società di Redmond fondata da ex tecnici di Microsoft, Veritas e Digital.


Il secondo annuncio è Wafs (Wide Area File Services) e nasce da una partnership con Tacit Networks, società del New Jersey con 60 impiegati. Il tool punta risolvere le problematiche di back up dei branch office, spesso effettuati da remoto con una elevata probabilità di perdita del collegamento durante il trasferimento dei dati. «Il 75% dei dati delle aziende si trova al di fuori del data center – ha spiegato Matta – e il proliferare di sistemi di gestione dei file incrementa la complessit&agrave».


Con l’installazione di un’appliance nell’ufficio remoto, Wafs consente di comprimere i dati e inviarli al data center attraverso la rete Ip, offrendo anche una memoria cache, con elevate velocità di lettura e scrittura e una perfetta integrazione con le soluzioni Microsoft.

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