Brocade: ai datacenter servono switch ibridi e pay-per-use

Il Vdx 6730 fa l’agnostico e smista traffico server e storage, automatizzandolo. E la capacità di rete può essere pagata mensilmente. Ne abbiamo parlato con Paolo Lossa.

Con la crescita continua e a volte repentina del traffico alcuni datacenter, in termini di cablaggio, sono esplosi.
Ce lo ha detto senza mezzi termini Paolo Lossa, Regional Manager di Brocade, per evidenziare come esista la necessità di una ridizione dei costi di cablaggio, stante la necessità di crearne di nuovo.

Con le esigenze odierne, fa notare Lossa, si deve avere un datacenter su tre livelli e ogni volta che si interviene su quello applicativo si deve o riconfigurare il network oppure aggiungere porte. Non va, serve automazione.

Se poi consideriamo che si opera in ambienti altamente virtualizzati in cui server e storage coesistono e condividono reti e necessità di performance emerge un quadro complesso.

Si tratta allora di trovare una quadratura e Brocade ci prova con due nuovi switch: Vdx 6730 e Vdx 6710. Si aggiungono al Vdx 6720 ampliando lo spettro d’azione, in alto e in basso. Il precedente modello, infatti, si occupava solamente della connettività 10 GbE.

Il Vdx 6730 è un ibrido che si occupa dell’Ethernet fabric per semplificare la gestione del datacenter con una struttura agnostica. Lo fa aggregando in un contesto di virtualizzazione Fiber Channel (e quindi Storage area network) e 10 GbEthernet, ossia il traffico storage e server e con un unico strumento di management per il provisioning.

Brocade ha agito anche sul livello di ingresso, con il modello Vdx 6710, che si occupa collegare server all’Ethernet fabric a 1 GbE.

Il controllo della rete pagato a consumo
Il senso generale dell’azione, spiega Lossa, è abilitare la vera riduzione dei costi. Rientra nella logica un nuovo modello di acquisto, il Brocade Network Subscription, che Lossa definisce «una rivoluzione: sino a oggi i vendor hanno offerto noleggio o leasing delle apparecchiature. Con questo modello di affitto noi rimaniamo proprietari dei beni e proponiamo agli utenti un pay-per-use dei dispositivi fisici».

Il modello è conveniente per aziende che fanno implementazioni che richiedono investimenti ingenti in infrastruttura e che non dispongono di tutto il capitale: «il costo viene calcolato mensilmente per porta. Si parte con un certo numero di porte che può essere cambiato alla bisogna».

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