Borland, il tempo della governance

Alle viste il rilascio del frutto dell’acquisizione di Legadero.

Si attende per la fine di gennaio, secondo fonti americane, l’ingresso formale di Borland nel settore dell’It governance. Per la società di soluzioni per lo sviluppo e la gestione di applicazioni ora retta dal veterano dell’It, Tod Nielsen (ex-Oracl, Bea, Microsoft), si tratterà di concretizzare l’acquisizione dello scorso anno di Legadero, una società che produce la soluzione chiamata Tempo, dedicata alla valutazione dell’utilizzo del software in un contesto aziendale.


Ciò che dovrebbe chiamarsi Borland Tempo, insomma, sarà uno strumento complementare a quelli classici della società (gli ambienti di sviluppo) e quelli più nuovi (le soluzioni per la gestione del ciclo di vita delle applicazioni), con il suo insieme di strumenti per l’analisi e l’assegnazione delle risorse ai lavori software. Si tratterà di una soluzione, pertanto, con cui Borland intende abilitare operazioni classificate come analisi del portafoglio It, prioritizzazione di progetti di sviluppo applicativo, controllo di costi e rischi legati al software.


L’acquisizione di Legadero da parte di Borland viene annoverata nello stesso contesto in cui CA ha acquistato Niku, Ibm ha messo le mani su Systemcorp e Compuware ha comprato Changepoint, che i più definiscono genericamente con It governance, mentre Gartner preferisce un più centrato Project and portaolio management (Ppm) dell’It.


Comunque lo si chiami, si tratta di un segmento d’offerta tecnologica in crescita e per il quale il processo di consolidamento verso i big vendor è in pieno svolgimento.

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