bMooble porta i dati sul cellulare

La start up torinese realizza soluzioni per il personale in mobilità che si integrano con Erp e Crm


Accesso ai dati in mobilità da qualsiasi dispositivo, cellulare, Pda, smartphone. Un tema quanto mai attuale, spesso più facile a dirsi che a farsi. Ci prova bMooble, piccola azienda torinese, accreditata presso I3P, l’incubatore delle imprese innovative del Politecnico di Torino.

L’idea è venuta a due giovani, una sfida che ha acceso l’entusiasmo di Guido Colombo, 53 anni, una lunga vita nell’Ict, dove è approdato per caso dopo la laurea in fisica, e una forte vocazione imprenditoriale. Colombo ha fatto da “chioccia” presso l’incubatore: un po’ di coaching, un po’ business angel, infine la fondazione della società e l’incarico di amministratore di bMooble. Società che conta sei persone (4 attive nell’area R&S, 2 nello sviluppo del business), qualche  progetto già in bacheca, e qualche soddisfazione a livello internazionale, come quella di essere l’unica azienda italiana selezionata per un importante convegno sull’innovazione, svoltosi di recente a Saragozza.

“Sviluppiamo una piattaforma software – spiega Colombo – che abilita accessi multimodali over Ip verso qualsiasi sistema informativo, attraverso l’uso di qualsiasi device mobile”. I mercati target sono soprattutto due: business-to-business, e business-to-citizen, come dire aziende, istituzioni, pubblica amministrazione locale e centrale.

Di entrambi, bMooble abilita i processi informativi su dispositivi mobili, per offrire servizi a valore aggiunto. Contrariamente a quel che (non) fanno le applicazioni native, la piattaforma consente una loro riconfigurazione in termini di logiche di navigazione, controlli e aggregazione di dati. I vantaggi? La soluzione è di facile accesso e uso (“alla stregua di un bancomat”), rapido, economico e sicuro (poca banda, solo i dati che servono,..), facile da creare (connessione sistemica ai dati,..), e il fatto che sia cross-device (visualizzazione su misura, semplice connessione Gprs,..).

“Insomma, un bel passo in avanti – afferma Colombo –visto che trenta anni di sviluppo dell’Ict ci hanno consegnato una massa di dati e informazioni disponibili, pensato però per l’utente fisso”. La strategia di go-to-market passa tramite business partner, come società telco, Var, Vas, system integrator, Isv. Mercato di riferimento, servizi mobili a valore aggiunto, su Ip naturalmente.

I progetti implementati non mancano. Nel b2b, tra gli altri, con Microsoft Navision si gestiscono le criticità nell’ambito dell’assistenza nel noleggio macchine per il movimento terra. “Il tecnico, che è sempre in giro – spiega Colombo – riceve l’ordine di intervento in loco, lo effettua e lo chiude a cellulare. Navision è automaticamente aggiornato”.

Un altro progetto b2b riguarda il document management: in mobilità si può intervenire sulla gestione dei flussi documentali, ad esempio, per autorizzare un pagamento. bMooble indirizza il suo impegno anche alla rivitalizzazione di sistemi informativi esistenti, come il Crm, basati anche su tecnologie non-web che necessitano di funzionalità aggiuntive web browser based. 

“L’uso della nostra tecnologia è ideale anche nell’ambito del controllo remoto di macchine, impianti e/o servizi di connessioni remote machine-to-machine in ambito industriale o civile”. Va in questa direzione la costruzione di un prototipo per Enea, per il controllo di celle a combustibile per l’energia elettrica. In caso di anomalia, parte un alert verso il cellulare, e il gioco è fatto.

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