Bmc: automatizzare e Ottimizzare

Per liberare nuove risorse è necessario ridurre i costi fissi dell’It, usando tecnologie che rendano più efficienti i processi interni

Le spese solo per mantenere in funzione l’It, che di solito si aggirano sull’80% del budget, sono il principale centro di costo per un Cio, per cui è naturale che sia su questo fronte che deve agire per cercare di ridurne il peso economico fisso, in modo da liberare risorse da investire in innovazione.

Ma questo processo può mettersi in moto se si utilizzano soluzioni che consentono di ottimizzare e automatizzare i processi interni.

Su questo fronte si muove Bmc Software, attiva nel mercato delle soluzioni di enterprise management, per cui con il country manager italiano, Gianfranco Naso abbiamo analizzato quali sono le mosse e i benefici che la tecnologia consente.

«Per ottenere un’organizzazione efficiente, in grado di offrire validi servizi al business – ha detto – bisogna innanzitutto orientarsi su quelli che sono i processi riconosciuti standard, come Itil. E la nostra suite It Service Management, evoluzione del brand Remedy, va in questa direzione, in quanto supporta le funzionalità di adozione di queste best practice».

Ma in concreto che cosa significa? «Significa, per esempio, intervenire su quelle che sono le funzionalità di help e service desk degli utenti – ha risposto Naso – per cui Bmc con la nuova suite ha aggiunto nuove soluzioni a supporto dei processi Itil e introdotto funzionalità di self service, in modo che l’utente finale possa, in maniera automatica e facile, essere più agile e autosufficiente nel rispondere a quelle che sono le operatività di primo livello. A queste si aggiungono tutte le funzioni di automazione, perché sempre di più vediamo che le iniziative sono legate al concetto di virtualizzazione, per cui dal momento che tanti server non sono sfruttati al massimo della loro capacità, servono strumenti di capacity per verificarne l’utilizzo reale».

Il manager sottolinea l’importanza di intervenire con degli strumenti adeguati per poter verificare quali sono le applicazioni che da un ambiente fisico di server possono essere ospitate in un ambiente virtuale, quali sono le capacità che servono in termini di risorse, qual è il trend di crescita di quell’applicazione, per cui nella parte di ottimizzazione entra in gioco anche il concetto di automazione.

Attivando, quindi, un processo di consolidamento, l’obiettivo è anche quello di ottenere un contenimento dei costi dell’energia elettrica a supporto dell’infrastruttura dei data center, per cui si introduce anche il concetto di green It.

«Sotto la pressione di richiesta di compliance, legata a decreti sulla sicurezza delle informazioni, o a normative in ambito pagamenti elettronici, possiamo intervenire con strumenti che consentono di automatizzare tutte queste attività – ha affermato Naso -. In merito Bmc offre dei tool che provengono dall’acquisizione di BladeLogic, che sono tecnologie che hanno la capacità di poter installare automaticamente gli aggiornamenti software sulle macchine, con un approccio modulare e sopratutto integrato. Per cui un’azienda può partire con lo strumento di pianificazione, con il quale può programmare i cambiamenti da introdurre nei sistemi, un workflow che permette di schedulare il resulting e poi un motore di esecuzione che permette di eseguire i risultati, rendendo peraltro omogenee tutte le informazioni degli asset aziendali, con un’unica vista di tutte quelle che sono le risorse disponibili: noi cerchiamo dove sono allocati i dati, li raccogliamo, creiamo un master data management, e cosa importante, creiamo la relazione tra i vari sistemi, per cui se si verifica un problema, sappiamo qual è il sistema e il servizio di business che viene impattato. Infatti, abbiamo una dashboard che permette di avere una visualizzazione in tempo reale, più una parte che si chiama analytics, che permette di creare quelli che sono i report di analisi a posteriori, rispetto ai servizi erogati, agli Sla e così via».

Nell’affrontare il problema di un cliente per step, alla fine Bmc è in grado di misurare i risultati ottenuti dopo il suo intervento, che secondo Naso danno risparmi significativi che arrivano anche al 50%. Peraltro, proprio grazie alla sua tecnologia, Bmc è stata scelta da Cisco come uno dei partner strategici nella realizzazione della piattaforma Unified Computing System, nella quale ha inserito la suite Business Service Management di Bmc per automatizzare attività di routine attraverso un’unica console di amministrazione, riducendo a pochi minuti i tempi di esecuzione.

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