Bloglab 2.0: i risultati

Università ed aziende motivano gli studenti a fare scienza della comunicazione in un progetto articolato sul territorio.

La ricetta per fare un buon blog? Un’azienda, un tutor ed un blogger, ovviamente.
Almeno secondo l’esperienza universitaria del Bloglab, il laboratorio inter-ateneo sviluppato da Antonio Sofi (Unifirenze) e Stefano Epifani (Uniroma 1), i cui risultati sono stati presentati ieri nei locali della Sapienza di Roma alla presenza di StakaStagista (alias Roberta Mancinelli), vincitrice della prima edizione.

Sono ben trentacinque i progetti arrivati fino alla fine, quasi sempre gestiti da un unico studente con l’aiuto di un tutor: ecco il treno che è partito lo scorso aprile ed è arrivato in porto pochi giorni fa.

Una palestra per gli studenti, che sono entrati nel mondo dei contenuti e della loro gestione e al contempo hanno acquisito crediti formativi, mettendosi in evidenza in un panorama competitivo.

Significativa è apparsa la nutrita presenza di blog liguri, in buona parte savonesi, una piazza seguita direttamente da Bloglab e che ha mostrato di essere piuttosto competitiva.

Tutti insieme, i partecipanti -blogger, tutor e aziende- hanno votato i risultati, generando una classifica.

A vincerla è stato “Il mio mondo cinema”, esemplificazione della preferenza dei ragazzi per argomentazioni di carattere hobbistico.
Un secondo filone di grande successo è stato l’ambito locale, come peraltro era stato suggerito dagli ideatori del laboratorio.
Brand & Saas
Hobby e piazza, certo, ma non è mancata qualche eccezione. Ad esempio, per restare tra i primi dieci classificati, i più vicini al mondo aziendale sono “We love branding” e “In Saas we trust”: sempre a fuoco e ricco di elementi il primo, più mirato e bilingue lo spazio dedicato al crescente successo del software as a service.
Tra le righe della manifestazione è apparso anche un tool di misurazione della validità dei blog, non usato per la classifica ufficiale ma di grande interesse.
Impostato unicamente sui principali parametri di comunicazione pura, compresi numero dei commenti e page rank, il tool è opera di Gaspar Torriero. Una pre-analisi dei dati genera un database che il tool analizza in modo parametrico: variando l’importanza dei singoli dati, la classifica si modifica automaticamente.
Presentato come una curiosità, il tool parametrico di Torriero ha permesso di mostrare a tutti la relatività di una qualsiasi metrica e la necessità di attenzione nel corroborare le impressioni con i numeri.

Uno o più autori?
Sarà interessante vedere se e come il tool si evolverà. Più semplice è seguire l’evoluzione del laboratorio mediatico: “per la prossima edizione pensiamo al lavoro di gruppo”, ha detto Stefano Epifani; “stiamo valutando una struttura informativa pura, con argomenti non scelti liberamente dagli studenti, per blog a più redattori”.
Nell’immediato, i ragazzi potranno valutare gli stage offerti per le qualità da loro mostrate, così come è già successo per Fiat, Ninja Marketing e Fhoster, che già hanno contattato alcuni bloglabber.

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