Home Prodotti Software Come blockchain sta diventando un traino del business

Come blockchain sta diventando un traino del business

Volendo fare il punto sul fenomeno blockchain non si può non partire dalla quotazione di Bitcoin, che è arrivata a 5600 dollari.

Le previsioni per il fatturato annuo delle tecnologie basate su blockchain dicono che dai 2,5 miliardi di dollari del 2016 si arriverà ai 19,9 del 2025 (lo dice Tractica) e un nuovo fondo da 100 milioni di dollari dedicato alla tecnologia delle criptovalute è nato negli Stati Uniti per finanziare le startup.

Sono tre notizie slegate fra loro (solo apparentemente) ma che confermano il fermento che gira attorno a blockchain e criptomonete.

Se non bastasse, una ulteriore forte spinta è arrivata dall’ascesa di Ethereum. Con il suo linguaggio di scripting Turing-completo e la possibilità per gli sviluppatori di includere lo stato in ogni blocco, ha spianato la strada a uno sviluppo degli smart contract.

Questo ha portato a un afflusso di team che costruiscono progetti decentrati cercando di sfruttare le proprietà più preziose della blockchain: la capacità di raggiungere una verità condivisa su cui tutti concordano senza intermediari o autorità centralizzate.

I progetti in corso per blockchain

Ci sono molti interessanti sviluppi che arrivano sul mercato sia in termini di miglioramento delle funzionalità blockchain, sia per l’esperienza dei consumatori. I progetti sono stati creati in gran parte con l’intenzione di costruire una moneta migliore per i vari casi d’uso e rappresentano o un deposito di valore, mezzo di scambio, o un’unità di conto.

Mentre Bitcoin è stato il primo e più importante progetto della categoria, molti altri hanno cercato di migliorare un certo aspetto del protocollo di Bitcoin o di adattarlo a un caso d’ uso specifico.

Sul fronte dei pagamenti troviamo nomi come Stellar, Riddle &Code o Interledger, mentre come criptovalute Monero e Zcash si segnalano in particolare per l’attenzione alla privacy (sono anonime e non tracciabili) e indirizzate agli utenti che vorrebbero nascondere una transazione perché preferiscono non trasmettere un determinato acquisto, o per le imprese che non vogliono rivelare segreti commerciali.

Gli strumenti per gli sviluppatori

I progetti all’interno di questa categoria sono utilizzati principalmente dagli sviluppatori come elementi base per le applicazioni decentralizzate. I progetti di protocolli basati sulla scalabilità e l’ interoperabilità sono aree di ricerca attive che costituiranno parti importanti dello stack di sviluppo del Web3. Per molti dei casi di utilizzo di blockchain la promessa era che che avremmo dovuto realizzare organizzazioni autonome completamente decentralizzate o Facebook alternativo in cui gli utenti hanno il controllo dei propri dati.

Molti di questi progetti mirano proprio a questo. Inoltre, questi progetti non rientrano nell’area del “vincitore prende tutto”. La costruzione di un mercato dei dati decentralizzato potrebbe infatti richiedere una serie di sottocategorie di strumenti di sviluppo come Ethereum per i contratti intelligenti, Truebit per il calcolo più veloce, NuCypher per la ri-cricrittografia dei proxy, ZeppelinOS per la sicurezza e Mattereum per l’ esecuzione legale dei contratti per garantire la protezione in caso di controversia.

Poiché si tratta di protocolli e non di silos di dati centralizzati, possono dialogare tra loro e questa interoperabilità permette di far emergere nuovi casi d’uso attraverso la condivisione di dati e funzionalità da più protocolli in un’unica applicazione.

Fra gli smart contracts altri nomi sono Lisk, Ethereum, Neo e Rsk. Nella sicurezza troviamo Zeppelin e Gladius, nel legal Agrello e Codelegit e nell’interoperabilità Cosmos e Open Zeppelin.

Lo scambio di valute

Quando si sta interagendo con una serie di protocolli e applicazioni diverse, molti potrebbero avere una propria valuta crittocurrency nativa. In qualsiasi economia con più valute, c’è bisogno di strumenti per scambiare un’unità di valuta con un’altra, facilitando i prestiti e accettando gli investimenti.

Molti progetti stanno già iniziando a integrare il protocollo 0x e questa tendenza continuerà nel prossimo futuro. In un mondo con il potenziale per un numero esorbitante di gettoni, l’adozione diffusa di applicazioni che ne utilizzano più versioni differenti sarà possibile solo se la complessità del loro utilizzo viene eliminata – un vantaggio offerto dagli scambi decentralizzati.

0x, Omise, Bancor, Counterparty sono alcuni nomi di player di questo settore per l’area trading/Dex (scambi decentralizzati). Nell’insurance invece è possibile beneficiare delle economie di scala grazie all’aggregazione dei rischi.

L’apertura di questi mercati e la possibilità di fissare i prezzi per le persone in pool più grandi o su base differenziata e individuale (a seconda del profilo di rischio) può far diminuire i costi e quindi i consumatori dovrebbero in teoria trarne vantaggio. I nomi sono Insurex, aigang, ChainThat.

L’esempio dei Gds

Un modello di shared data sono i sistemi di distribuzione globale (Gds) dell’ industria aeronautica. I Gds sono un data warehouse centralizzato dove tutte le compagnie aeree spingono i loro dati d inventario per coordinare al meglio le informazioni comprese rotte e prezzi.

Questo permette ad aggregatori come Kayak e altre aziende di superare le agenzie di viaggio tradizionali costruendo un front end su questi sistemi sui cui gli utenti possono interagire. L’altro modo di pensare ai protocolli di dati condivisi può essere descritto al meglio utilizzando un’azienda centralizzata, come Premise Data, che implementa i contributori della rete che raccolgono dati da oltre 30 paesi su una varietà di argomenti.

L’azienda utilizza il machine learning per estrarre valore dai dati e vende questi set a una vasta gamma di clienti. Piuttosto che trovare e assumere persone per raccogliere questi insiemi di dati, potrebbe essere avviato un progetto che permette a chiunque di raccogliere e condividere questi dati, annotarli e costruire modelli diversi per estrarne valore.

I contributori potrebbero guadagnare gettoni che aumenterebbero di valore in quanto le aziende utilizzano i gettoni per acquistare i set di dati e le intuizioni della rete. In teoria, il risultato sarebbe un maggior numero di contributori e set di dati di qualità superiore, in quanto il mercato fissa il tasso di continuità delle informazioni e indennizza i partecipanti di conseguenza rispetto al loro contributo. Nel mondo dei shared data le società che si muovono sono Foam e Iota nell’IoT, la finlandese Kouvola Innovation e Sweetbridge nella supply chain, Bloom nella reputation e Userfedds nella content curation.

Blockchain per il made in Italy

Le criptomonete sono solo asset digitali nativi di una specifica blockchain e i progetti in questa categoria stanno utilizzando questi asset digitali per rappresentare sia i beni del mondo reale (come i biglietti per le fiere) sia i dati.

L’immutabilità delle blockchain consente ai partecipanti alla rete di essere certi che i dati scritti non siano stati manomessi o modificati in alcun modo e che siano disponibili e accessibili in futuro.

Per questo motivo, per i dati sensibili o i mercati delle merci tradizionalmente oggetto di frodi, sarebbe opportuno utilizzare una blockchain per garantire all’ utente la loro integrità. Un aspetto che potrebbe interessare anche il made in Italy con nomi come Tierion e Factom.

 

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php