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Blockchain muove i primi passi nelle banche

Alcune importanti banche francesi hanno già iniziato a utilizzare blockchain.

Il Crédit agricole, per esempio, si è avvicinato alla tecnologia sulla base di una questione molto concreta: i ritardi nei trasferimenti di denaro quando si tratta di un’operazione di cambio. Quando si dispone di fondi su un conto in una valuta e si richiede il rimpatrio dei suoi fondi su un conto in Francia, è necessario attendere fino al lunedì successivo in modo che l’operazione possa essere trattata.

Alcuni clienti delle filiali confinanti con la Svizzera lamentavano questa situazione che per essere risolta ha visto l’avvio di una sperimentazione con blockchain che poggia su Ripple. Questa criptomoneta è utilizzata per gli scambi interbancari. Agisce come una moneta di compensazione universale (e non come una moneta di pagamento) al fine di semplificare le transazioni intervaluta (scambio istantaneo contro diversi giorni di elaborazione con il sistema tradizionale) e renderli meno costosi.

La tecnologia è stata testata con clienti reali per effettuare un trasferimento internazionale di denaro dalla Svizzera alla Francia. Oggi è uno strumento che aiuta ad evangelizzare internamente anche se si è ancora lontani da una sua industrializzazione. Altri esperimenti sono in corso con il protocollo Ethereum.

Blockchain per controllare i dati personali

Bnp Paribas collabora con la start-up Pikciochain, che offre agli utenti l’opportunità di riacquistare il controllo dei propri dati personali. Oggi Pikciochain collabora, tra l’altro, con Personal Finance and Wealth Management di Bnp Paribas in linea con Kyc (know your customer), un principio fondamentale nel mondo bancario che consiste nel raccogliere una certa quantità di informazioni su un cliente.

La private blockchain sviluppata da Pikciochain permette di condividere questi dati con altre strutture (interne o esterne alla banca), consentendo all’utente di mantenere il controllo su questa condivisione e di sapere chi detiene i suoi dati . Il lavoro con Pikciochain serve per migliorare l’efficienza nella registrazione dei clienti e nella parte Kyc, e rispettare le nuove normative europee sulla protezione dei dati personali (Rgdp).

Arkéa Investments Services invece sta collaborando con la startup londinese Setl. La sua tecnologia distribuita mira a migliorare il funzionamento delle infrastrutture di supporto ai mercati finanziari attraverso l’eliminazione di una moltitudine di intermediari coinvolti nel processo di regolamento, che corrisponde a tutto l’impianto che sta alla base di una transazione finanziaria.

In questo contesto, la blockchain privata di Setl mira ad abbreviare i tempi di consegna, automatizzare i processi, ridurre i costi, ma anche ad aumentare la trasparenza, poiché i gestori patrimoniali spesso hanno una conoscenza molto scarsa dei loro clienti finali. In effetti, gli ordini di sottoscrizione e di rimborso sono aggregati quando sono immessi dal depositario dei fondi. Una prima versione della piattaforma è già operativa e riunisce altri quattro gestori patrimoniali. La versione commerciale è prevista per la metà del 2018.

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