Bing punta all’essenzialità

Una nuove veste per il motore di ricerca di Microsoft, che cerca di recuperare una esperienza utente pre-social.

Microsoft sembra determinata a trasformare il motore di ricerca Bing in un sito essenziale, molto più vicino a quello che era il “look” di Google prima dell’avvento dell'”era social”. Sally Salas, manager del progetto, ha spiegato che gli sforzi dei tecnici della società di Redmond si sono concentrati, nei mesi scorsi, sullo studio dell’interfaccia di Bing analizzando nel dettaglio in che modo gli utenti fanno uso del servizio. “Basandoci sui commenti ricevuti, abbiamo ridisegnato il motore di ricerca così da rendere il contenuto delle pagine più semplice da analizzare, rimuovendo ogni elemento inutile e tutte le possibili distrazioni“, ha spiegato la Salas.

La nuova veste del motore di ricerca Microsoft è per il momento fruibile solo da parte degli utenti statunitensi: collegandosi dall’Italia, infatti, si continuerà a vedere la tradizionale interfaccia. Almeno per ora, poiché Microsoft dovrebbe estendere la modifica a tutti i Paesi del mondo.

Com’è possibile notare esaminando le due soluzioni grafiche, quella precedente e quella nuova, Microsoft ha deciso di rimuovere la barra di navigazione posizionata sulla sinistra della pagina riducendo allo stesso tempo le dimensioni dell’intestazione, la zona dove sono posizionati i link Web, Immagini, Video, Shopping, Notizie e così via.

L’intervento odierno sembra mirato a tracciare una distinzione tra Bing e Google: mentre la società di Larry Page e Sergey Brin ha virato drasticamente verso il “social networking” usando lo stesso motore di ricerca per promuovere l’utilizzo di Google+ e degli altri servizi del suo “macrocosmo”, Microsoft sembra voler tornare a proporre un motore di ricerca essenziale, libero da qualsiasi aggiunta di troppo. I portavoce di Microsoft spiegano che la nuova versione di Bing sarà capace di adattarsi alle esigenze ed alle richieste degli utenti: cercando le informazioni su un determinato argomento, Bing cercherà di effettuare una sorta di analisi semantica proponendo, se necessario, immagini correlate, link verso siti di e-commerce, riferimenti a Wikipedia e così via.
Per alcune tipologie di interrogazioni, inoltre, “Bing 2.0” mostrerà una lista di “ricerche correlate” che possono essere sfruttate dall’utente per ottenere approfondimenti od effettuare query ancor più mirate.

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