Bilancio di Tiscali in miglioramento

Al termine del Q3 2002 la società ha riportato ricavi consolidati per 179,9 milioni di euro, il 4,3% in più rispetto al trimestre precedente. Ciò nonostante un intervento sul Financial Times riporta l’attenzione sulla strategia.

15 novembre 2002 Si chiude con ricavi consolidati per 179,9 milioni di euro il terzo trimestre dell’esercizio fiscale in corso per Gruppo Tiscali. Il 4,3% in più rispetto al quarter precedente, ma il 5% in meno se il paragone viene fatto con il medesimo periodo dell’esercizio precedente. In un momento congiunturale non certo felice per il mercato delle telecomunicazioni, l’operatore italiano ha registrato quella che il CdA dell’azienda ha definito: «una soddisfacente tenuta dei volumi e dei ricavi». Invariate le quote di mercato nei diversi Paesi europei in cui il Gruppo è attivo, anche se il lancio della proposta per l’Adsl in Uk e Francia ha fruttato risultati estremamente positivi, contribuendo all’aumento registrato nel numero di abbonati alla banda larga targata Tiscali, che conta una media di 8mila nuovi abbonati a settimana.
Tornando ai risultati finanziari, al termine del terzo quarter, il Gruppo ha conseguito ricavi da accesso pari a 121,7 milioni di euro – stabili sia rispetto al Q2 2002, sia rispetto a un anno fa – con un’incidenza del 67% sui ricavi totali. In aumento del 23%, rispetto a tre mesi fa, i ricavi da portale che hanno raggiunto quota 9,4 milioni di euro. Bene anche i ricavi da servizi per le aziende che, nella trimestrale considerata hanno registrato un incremento sequenziale del 38%, e del 21% rispetto al Q3 2001. In linea con il trimestre precedente, ma in flessione del 23%, rispetto a un anno fa, i ricavi da voce, fermi a 12,8 milioni di euro.
Nel frattempo, il margine lordo ha raggiunto la stabilità attestandosi a 89,9 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sui ricavi del 50%, e un miglioramento di circa il 67% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio fiscale 2001. A migliorare è anche la riduzione della perdita a livello di Ebitda, attestatasi a -3,6 milioni di euro, in calo del 62% rispetto a tre mesi fa, e del 92% rispetto al terzo trimestre 2001.
Nei primi nove mesi del 2002 il Gruppo ha registrato un fatturato complessivo pari a 547,6 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto al medesimo periodo del 2001.
Ma nonostante gli sforzi, è l’autorevole Financial Times dalla rubrica Lex column a sollevare i suoi bravi dubbi confrontando i risultati del provider di Cagliari con quelli della controparte tedesca T-Mobile del Gruppo Deutsche Telekom. Secondo quanto riportato da Ft: «Tiscali ha acquistato una grande e infedele base di clienti in Europa attraverso acquisizioni sconsiderate, ma non ha una leadership in alcun Paese». E neppure il cash di cui dispone T-Mobile.

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