Biblioteche hi tech per Brescia e Cremona

Le stutture hanno piena visibilità sulle procedure. Il sitema permette così l’ aggiornamento in tempo reale delle informazioni

Forse fra qualche anno progetti come quello della biblioteca europea on line
metteranno in crisi le vecchie biblioteche. Per adesso però l’It può servire per
migliorare il lavoro di strutture come quelle della provincia di Brescia e
Cremona dove è stata ridisegnata in maniera integrata la rete
bibliotecaria provinciale, oltre 220 strutture di servizio distribuite sul
territorio bresciano e in parte su quello cremonese.



“La necessità di centralizzare la catalogazione di tutti i documenti che fanno parte di un gruppo crescente di realtà bibliotecarie, unita all’esigenza di disporre in tempo reale di informazioni coerenti ed efficaci sullo stato della loro disponibilità sono stati alcuni degli elementi fondamentali del progetto gestito dalla Provincia di Brescia. Ad oggi, unico progetto nel suo genere ad aver riscosso il pieno consenso a livello ministeriale, e per questo cofinanziato all’interno del primo bando del piano statale in ambito e-government”, spiega Luciano Archetti, Edp manager della Provincia di Brescia.
“Grazie a
questo progetto più di 220 unità di servizio bibliotecario delle province di
Brescia e di Cremona sono in grado di monitorare e di
controllare la ‘rotta’ di tutti i
libri
in termini di catalogazione, uscite, prenotazioni e
richieste. Inoltre, grazie a una semplice interfaccia web, gli operatori
presenti in ciascuna biblioteca dispongono di tutti i dati necessari per offrire
un servizio ottimale ai cittadini”
, dice Archetti.



Prima dell’avvio del progetto ciascuna biblioteca disponeva di un software locale attraverso il quale effettuava la gestione del proprio servizio ma senza poter comunicare o interagire con la gestione delle altre: anche se tutte le biblioteche condividevano già un unico catalogo centrale, la movimentazione e quindi l’interazione attiva con l’utenza non potevano essere condivisi, né attivabili via web.

Inizialmente, verso la fine degli anni Ottanta, era stata
avviata un’architettura informatica basata sul colloquio di due software
diversi, uno centrale e l’altro in sistemi locali per le biblioteche allora
collegate. Una decina d’anni più tardi si è cercato invece di allineare e
omogenizzare le soluzioni software adottate a favore di un modello di
riferimento e di lavoro unico. Infine, a partire dal 2003, ci si è concentrati
sull’evoluzione del sistema di gestione finalizzata alla completa
centralizzazione di tutte le procedure bibliotecarie

. A ogni singola biblioteca, attraverso un semplice accesso web, è stata data piena visibilità di tutte le procedure garantendo sincronizzazione e aggiornamento in tempo reale di tutte le informazioni e l’attività sistemica in quanto concentrata a livello centrale garantisce un elevato livello di sicurezza.



A oggi fanno parte di questa “filiera”
bibliotecaria oltre 2.200.000 volumi, il cui accesso da parte degli utenti è
stato migliorato e razionalizzato. Questo ha generato un sensibile incremento
della qualità del servizio offerto al cittadino e, conseguentemente, una rapida
crescita degli accessi al servizio bibliotecario e ai nuovi servizi legati al
mondo web grazie ai quali il cittadino ha la possibilità di consultare online il
catalogo, di verificare la disponibilità del documento
ricercato
, di effettuare personalmente la prenotazione e di ritirare,
mediamente entro tre giorni, il documento richiesto presso la propria
biblioteca.

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