BenQ farà 10 miliardi di dollari nel 2008

Il Ceo dell’azienda K.Y. Lee ha tracciato le linee guida volte a raggiungere un ambizioso risultato: raddoppiare il fatturato in cinque anni.

22 ottobre 2003 «È nostra intenzione
rafforzare gli sforzi per imporre ulteriormente il brand sul mercato
».
Questa la promessa fatta dal Ceo di BenQ K.Y.
Lee
, che ha illustrato come l’azienda intenda muoversi in modo organico
e organizzato per raggiungere un ambìto obiettivo: realizzare 10 miliardi di
dollari di fatturato nel 2008. Un traguardo decisamente ambizioso e non facile
da ottenere, tuttavia la base di partenza non è male: si parla di 5,4 miliardi
di dollari raggiunti l’ultimo anno fiscale, contro i 3 miliardi totalizzati nel
2002. Ma Lee ha ricordato come BenQ sia un’azienda “giovane”, il marchio esiste
da un paio di anni, e quindi le potenzialità di crescita sono ancora
notevoli.


Da un punto di vista strategico, la società non intende mutare la condotta
sinora seguita: il core business rimane l’enjoyment con le sue diverse
sfaccettature, inteso come il piacere di usare determinati dispositivi
elettronici sia nel tempo libero sia durante il lavoro. In questo senso, il
computer (notebook nell’interpretazione di BenQ) è destinato a divenire sempre
di più l’hub, il centro di controllo di tutto il sistema. Va da sé che in futuro
non esisteranno più gamme distinte per l’ufficio o il divertimento, ma un’unica
offerta in grado di adattarsi alle specifiche esigenze.


Attorno a questo, BenQ farà crescere una serie di altri prodotti in grado di
interfacciarsi con il computer, a partire da una sempre più folta gamma di
mouse, tastiere, fotocamere, masterizzatori e riproduttori Mp3, per arrivare ai
videoproiettori, ai sistemi per la comunicazione wireless e ai telefoni
cellulari.


Lee ha comunque sottolineato come attualmente il 40% del giro d’affari della
società derivi dai monitor, motivo per cui verrà mantenuta una particolare
attenzione sul fronte display, Lcd Tft per la precisione. Superfluo dire che
l’obiettivo è guadagnare share di mercato nei confronti delle cordate Lg-Philips
e Sony-Samsung. Il forte impegno in questo senso è chiaramente esemplificato dai
6 miliardi di dollari di investimenti previsti per i prossimi cinque anni (che
seguono ai 4 investiti sinora).


Molto soddisfatta dell’andamento delle cose anche la filiale italiana, che
nei primi tre trimestri dell’anno ha realizzato un fatturato di 31,2 milioni di
euro, il che, ha precisato il managing director Giorgio
Bignoli
, «fa prevedere una chiusura dell’esercizio prossima ai 47
milioni di euro».

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