Beni durevoli, gli italiani scelgono Dvd e impianti satellitari

L’Osservatorio di Findomestic Banca sulle abitudini d’acquisto di beni durevoli evidenzia un boom tra gli elettrodomestici bruni e una netta flessione del mercato informatico e dei cellulari

L’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo
dei beni durevoli da parte degli italiani – condotto in collaborazione con
Prometeia e Gfk – è giunto alla sua VIII edizione. Due le evidenze per il
2000/2001: da una parte la saturazione del mercato della telefonia cellulare e
la conferma di un comparto pc in crisi ormai da tempo, dall’altra il boom della
vendita di Dvd e impianti satellitari. Nel corso del 2001 la percentuale di
decoder venduti è cresciuta del 106%, mentre il valore della spesa
complessiva è aumentata del 138%. Nel caso dei lettori Dvd, il numero di
pezzi venduti è cresciuto del 156%, per un valore della spesa complessiva pari a
un +89%. 
Per il 2001 l’Osservatorio evidenzia soprattutto un gusto dei
consumatori sempre più digital-oriented, tanto che non sorprende l’annuncio che
l’acquisto di fotocamere digitali negli ultimi 12 mesi abbia registrato ottime
performance. E non solo per quello che viene definito ‘primo acquisto’, ma
anche per la sostituzione di modelli tradizionali, come già evidente nel caso
del Dvd che soppianta il videoregistratore.
In totale controtendenza il
segmento dei cellulari – +1% i pezzi venduti, ma -24% il valore della spesa
complessiva – e, per la prima volta, il mercato informatico, che risulta in
piena flessione. A guidare la crisi sono, non certo a sorpresa, i personal
computer che registrano un -6% in termini di pezzi venduti, per un
decremento dell’8% nel valore della spesa complessiva. Anche le stampanti hanno
visto tempi migliori. In realtà le quantità vendute nel corso di quest’anno
sono cresciute rispetto al 2000, ma il crollo dei prezzi medi ha di
riflesso abbassato la spesa complessiva. In controtendenza, il comparto dei
monitor evidenziano una flessione nelle quantità vendute, ma senza decrementi
eclatanti. Questo grazie a una vera e propria esplosione nelle vendite dei
prodotti a 17” in contemporanea al crollo degli schermi a
15”.

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