Bene anche Google

Positiva la trimestrale, grazie anche alle buone performance dei business internazionali.

Anche per Google il quarto trimestre dell’anno si è chiuso bene, scongiurando timori e fosche previsioni sull’apertura di una possibile recessione sul mercato Usa.
È vero: il periodo in esame è tradizionalmente quello più forte per la società, ma molto hanno contribuito alle buone perfomance sia il varo di nuovi servizi, sia i risultati dei business internazionali.

Per limitarci ai numeri, possiamo dire che, esclusi i costi di acquisizione, vale a dire i contributi che Google paga alle aziende sue partner, il fatturato ha registrato una crescita del 39% a12.2 miliardi di dollari, al di sopra delle previsioni degli analisti, attestate a 12,4 miliardi.
L’utile netto consolidato ha toccata quota 2,89 miliardi di dollari, contro I 2,71 di un anno fa, pari a 8,22 dollari per azione.
Bene la marginalità, soprattutto sui business core, mentre per quanto riguarda i business internazionali, si parla di una crescita del 23 per cento anno su anno, in netto miglioramento rispetto ai risultati del terzo trimestre.

La società deve fare i conti con i cambiamenti in corso nel suo mercato di riferimento: i costi per click sono in costante calo, anche a causa della crescente diffusione della navigazione via smartphone, per la quale la società applica tariffe più contenute rispetto a quella su piattaforme tradizionali.

La società non ha reso noto voci di dettaglio sull’andamento dei singoli business, ma ha speso qualche parola per inquadrare l’andamento delle attività legate a Motorola.
Gli smartphone sono un segmento d’elezione per la società, che ancora si dichiara focalizzata sullo sviluppo di tutte le potenzialità esprimibili, con l’obiettivo di garantire la migliore customer experience.
Tuttavia Motorola continua a rimanere un business in perdita, per il quale il processo di ristrutturazione non è ancora compiuto.

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