Banda larga, in Italia più cara che nel resto d’Europa

E’ quanto emerge da un’inchiesta condotta da Altroconsumo che ha analizzato l’offerta di Internet veloce in otto paesi dell’Unione

La banda larga in Italia ha costi per gli utenti più
elevati rispetto a quelli degli altri paesi europei. Almeno a quanto emerge da
un’inchiesta condotta da Altroconsumo

, associazione indipendente di consumatori, che ha
analizzato l’offerta relativa ad Internet veloce in Europa, sia in termini di
prestazioni (velocità dichiarata e velocità effetiva), sia in termini di costi.


Negli otto paesi europei in esame (Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi,
Portogallo, Regno Unito, Spagna), sono stati ipotizzati tre scenari realistici
di utilizzo della banda larga: un utilizzo basso, di chi naviga fino a dieci ore
al mese, con velocità di download di 640 kbps e di 256 kbps in upload; un
utilizzo medio, con un monte ore di 30 di utilizzo al mese, con una velocità di
connessione ideale intorno ai 1000 kbps; ed un utilizzo elevato, per un totale
di 50 ore mensili di connessione, con una velocità di collegamento minima di
2000 kbps in download e 256 in upload.


Per un utilizzo basso, l’utente italiano paga con il
contratto più conveniente (Tele2-Opzione Free) il 21%
in più
rispetto a quanto paga un utente francese, che con la società
Neuf Telecom Cegetel

, al vertice della classifica dei provider più
economici, riesce a strappare 14,90 euro al mese. 


Su un profilo di connessione più regolare, fino a 30 ore mensili, al primo
posto nella classifica della convenienza troviamo sempre Neuf Telecom
Cegetel con 14,90 euro mensili, mentre gli utenti italiani, sempre secondo
Altroconsumo, hanno scarse offerte migliori: a parte la Spagna, tutti gli altri
paesi hanno contratti più vantaggiosi. In questo profilo di utilizzo, nel nostro
paese le offerte più convenienti sono le tariffe flat (una quota fissa mensile,
indipendentemente dalla navigazione) ed in particolare quelle di Energit
e Tele2.


Altro elemento interessante da notare è che, in ambito
europeo,tra gli ex monopolisti, l’offerta di Telecom Italia è fino al
20% più cara
rispetto a
quella degli ex monopolisti in altri paesei, come è nel confronto con la
Germania.


Altra particolarità emersa dall’inchiesta:
 alcuni operatori come Tele2, Telecom
Italia
e Tiscali,
presenti su diversi mercati nazionali in Europa
offrono contratti ADSL agli utenti italiani a un prezzo doppio rispetto alla
Francia. Problema, quest’ultimo, dovuto al fatto che nel nostro paese c’è un
solo operatore all’ingrosso, Telecom Italia, che affitta le linee ADSL su tutto
il territorio, a differenza di quanto accade in Francia dove sono attivi più
operatori, e pertanto generano una maggiore concorrenza.

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