Backup fisico, virtuale o sul cloud? Per Acronis non fa differenza

Pronta la versione 11 del software Backup & Recovery (per ora solo in inglese, in italiano arriverà a settembre), che riunisce in un unico prodotto la tradizionale tecnologia per le copie di sicurezza e nuove funzionalità per la protezione dei dati.

Semplificare
ulteriormente le procedure di ripristino d’emergenza e di protezione dei dati
in ambienti fisici, virtuali e cloud. Questo l’obiettivo che intende
raggiungere Acronis con la nuova versione 11 del suo software Backup & Recovery, che si
caratterizza per l’integrazione completa tra la tradizionale tecnologia di disk
imaging e nuove funzionalità per la protezione dei dati.

La differenza tra il nuovo
software e altre soluzioni simili, precisa l’azienda, sta proprio nel
fatto che solitamente queste
ultime tendono a soddisfare esigenze di disaster recovery e protezione dei dati
tramite prodotti distinti (più di frequente due, ma non è insolito che se ne
usino anche tre). Acronis propone invece un prodotto capace di fornire nel
contempo il backup basato su file e il ripristino di sistema. Va da sé che
questa opportunità intende permettere alle organizzazioni di ridurre le
complessità e al tempo stesso i costi di gestione e manutenzione del software. Gli
aggiornamenti supporteranno applicazioni quali Microsoft Exchange
Server, Microsoft SQL Server e altre ancora.

Per descrivere le caratteristiche più di spicco
del nuovo Backup
& Recovery, Acronis le differenzia in funzione dell’ambiente di utilizzo:
fisico, virtuale e cloud.

Nel primo caso, troviamo nuove funzionalità di ripristino e migrazione su
hardware differenti per ambienti Linux e migliori
performance di deduplicazione.

Nell’ambiente virtuale le novità più rilevanti
riguardano l’incremento delle
performance tramite backup simultanei di più macchine virtuali per VMware ESX e Microsoft Hyper-V; un
nuovo agent singolo per più host VMware ESX che aumenta l’efficienza e
semplifica la gestione dei backup per le configurazioni VMware vSphere; un
nuovo backup su LAN con ridotto consumo di CPU e rete; un nuovo supporto per
CSV (Cluster Shared Volumes) per ambienti Microsoft Hyper-V.

Rivolta invece al cloud è la disponibilità di
maggiore spazio online per il backup, sempre a fronte di una tariffazione flat
e non per gigabyte. Più in dettaglio, Acronis Backup & Recovery 11 Online
For Workstation raddoppia lo spazio di storage fino a un massimo di 500 GB; Acronis Backup & Recovery 11 Online For
server consente ora di avere uno spazio di storage fino a 1,5 TB, mentre Acronis Backup & Recovery 11 Online for
Virtual Machines arriva fino a 4
TB.

Comuni a tutti e tre gli ambienti (fisico
virtuale e cloud) sono invece nuove funzionalità di protezione dei dati, piani di ripristino d’emergenza migliorati e
semplificati tramite istruzioni passo passo, staging e destinazioni multiple
del backup (per ridurre i costi di storage a lungo termine e aggiungere
ridondanza grazie al backup su nastro, disco e nel cloud), supporto potenziato
per dischi e library a nastro e i nterfaccia utente rivista per rendere più semplifici i flussi di lavoro.

Acronis Backup & Recovery 11 è
già in vendita in lingua inglese a 899 euro per server (IVA esclusa). A settembre verrà lanciata la versione in lingua italiana,
mentre il supporto per Microsoft Exchange Server e Microsoft SQL Server sarà
disponibile successivamente.

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