Baan sempre in rosso

Per la settima volta consecutiva, Baan ha chiuso in perdita un trimestre fiscale, il primo del nuovo esercizio. Il rosso è ammontato a 26 milioni di dollari, ma la cifra è mitigata da 51 milioni di guadagni "una tantum", dovuti …

Per la settima volta consecutiva, Baan ha chiuso in perdita un
trimestre fiscale, il primo del nuovo esercizio. Il rosso è ammontato
a 26 milioni di dollari, ma la cifra è mitigata da 51 milioni di
guadagni "una tantum", dovuti alla vendita di attività. Gli analisti
avevano previsto una perdita di 25 milioni di dollari (senza tener
conto del guadagno extra), mentre lo scorso anno il deficit era stato
di 19,5 milioni.
Secondo il presidente di Baan Emea, Giovanni Bindoni, "questo non
va considerato un trimestre realmente rappresentativo del nostro
status"
e il riferimento corre alle dimissioni del Ceo, Mary
Coleman, a inizio 2000, con la sostituzione, ad interim, con Pierre
Everaert. Inoltre, la società ha dovuto raccogliere contanti per far
fronte a scadenze borsistiche e finanziarie, anche se ciò le consente
ora di avere una liquidità di 161 milioni di dollari e nessuna
obbligazione per debiti a breve termine. Anche il fatturato ha
risentito della congiuntura negativa, scendendo in dodici mesi da 176
a 106 milioni di dollari.
Per recuperare terreno e solidità, Baan ha avviato un programma di
riallineamento del modello di business, che poggia sulla riduzione
dei costi:"ma non parliamo di ristrutturazione – ha
specificato Bindoni –bensì di un intervento intelligente per
ridurre la complessità organizzativa, ivi compresi eventuali spinoff
di attività, com’è accaduto di recente per la parte che riguarda
l’E-Crm"
. In quest’ottica rientrano il consolidamento in un’unica
struttura di tutte le attività di sviluppo, la concentrazione su
quattro settori di utenza primari (progetti industriali, automotive,
elettronica e processi secondari) e l’estensione di accordi di
partnership commerciali.
Per quanto riguarda l’Italia, l’amministratore delegato, Paolo Pozzi,
si è limitato a sottolineare l’acquisizione di 15 nuovi clienti nel
primo quarter (con sei implementazioni definite "chiave") e ad
accennare a una crescita del fatturato locale, in controtendenza con
l’andamento della corporate.

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