Baan intravede il profitto e rafforza la partnership con Ibm

Dopo Atlanta (nello scorso giugno), arriva Copenhagen. La partnership annunciata da ibm e Baan all’inizio dell’estate (si veda x-link Ibm dà una mano…; 002; A; 21-06-1999 x-fine-link ), sta portando alla creazione di strutture mirate all’imple …

Dopo Atlanta (nello scorso giugno), arriva Copenhagen. La partnership
annunciata da ibm e Baan all’inizio dell’estate (si veda
x-link
Ibm dà una mano…; 002; A; 21-06-1999
x-fine-link
), sta portando alla creazione di strutture mirate all’implementazione di
soluzioni Erp per le industrie manifatturiere a processi discreti. In
questo contesto, rientra l’apertura della facility nella capitale danese.
Ibm ha costruito un buon capitale intellettuale intorno alla suite BaanErp,
contribuendo anche con una quota di 20 milioni di dollari per la
realizzazione delle due facility di Atlanta e Copenhagen.
La nuova "fabbrica" di implementazione ospita quattro centri della Ibm
Global Services, specializzati nel rilascio di soluzioni, basate su
BaanErp, che coprono le aree dell’Erp puro, del supply chain management,
del customer relationship management e commercio elettronico. I centri si
occupano del business, della conoscenza, della formazione e degli aspetti
tecnici legati all’implementazione, usando specifici tool software e
modelli personalizzabili, creati per velocizzare i processi. La facility di
Copenhagen, indirizzata alle aziende medie, potrà supportare, a pieno
regime, dai 12 ai 15 progetti simultaneamente.
Considerando che oggi il 20% del costo totale di implementazione è dovuto
alla manutenzione del sistema Erp per ogni anno in cui esso sia "live". Ibm
e Baan hanno stimato di poter ridurre questo peso al 5-6%. Inoltre, in aree
come i processi di trasferimento di skill, la conversione di dati e la
modellazione di business, i due attori affermano di poter quintuplicare la
produttività. Al centro del processo, si trova Baan Dem (Dynamic Enterpris
e
Modeler), un tool che semplifica un certo numero di operazioni
tradizionalmente complesse, come la conversione di dati.
Nella circostanza, il Ceo di Baan, Mary Coleman ha anche previsto che la
propria azienda possa tornare in attivo già nella seconda metà del 1999,
grazie ad alcuni importanti contratti siglati con grandi aziende. La fine
dell’urgenza legata all’Anno 2000 dovrebbe contribuire a produrre, inoltre,
un’ascesa del fatturato stimata fra il 20 e il 30%, con un forte peso del
mercato delle medie imprese. L’importanza attribuita sempre più a questa
fascia d’utenza ha generato negli analisti la convinzione che l’azienda
possa prima o poi vendere Coda, pure acquisita solo poco più di un anno fa
.
Le soluzioni finanziarie hanno subito fatto sorgere problemi di
integrazione nella suite BaanErp e il target oggi individuato non
corrisponde a quello indirizzato da Coda. La casa olandese, comunque, ha
smentito la possibilità.

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