B2F: quando il finanziamento è self service

La società fornisce servizi finanziari alle reti distributive e ai rivenditori, con un focus specifico verso il mondo Ict. Ora guarda alla Gdo, mentre pensa all’ecommerce.

Creare per conto di produttori e distributori delle business unit finanziarie che operano di fatto in full outsourcing.
È questo l’obiettivo con il quale opera B2F, Business to Finance, società costituita sei anni fa e specializzata nello sviluppo di strumenti finanziari di pronto uso indirizzati soprattutto al mondo Ict.

Spiega l’amministratore delegato Claudio Mombelli: ”Abbiamo sviluppato una piattaforma di servizi finanziari customizzata e utilizzabile dalle reti di rivenditori e concessionari”.
Completamente Web based, la piattaforma consente al rivenditore di accedere con le sue credenziali e ricevere un preventivo da proporre a sua volta al suo cliente.
”Si tratta di uno strumento multivendor e multifunder. Questo significa che si applica ai prodotti di più fornitori e aggrega servizi di diverse società di noleggio e finance. È sviluppato come ausilio alla rete di vendita, e per questo integra anche tool per tenere traccia dello storico, ma si indirizza poi all’utente finale.”.
Nella sostanza, attraverso la piattaforma B2F, il rivenditore può accedere alla finanziaria che ha la proposta migliore per l’esigenza del suo cliente.
I finanziamenti sono disponibili per una decina di categorie merceologiche che includono pc, server, notebook e tablet, centralini, sistemi di rete, arredamenti per ufficio, apparati elettromedicali, registratori di cassa, sistemi di videosorveglianza, sistemi di sicurezza, software.
La logica, va da sé, è quella del volume: è così che B2F ottiene le condizioni migliori per i rivenditori che accedono ai suoi servizi.

Attualmente, oltre ai singoli rivenditori, B2F ha coinvolto nella sua proposta realtà quali Cdc, incluse le catene Mico, Essedi Shop e Computer Discount, Ingram Micro, con il progetto Click for Finance, o ancora Olivetti, con i servizi finanziari per i concessionari, ma adesso è arrivato il momento del salto di qualità.
”Oggi guardiamo anche alla Gdo e alla Gds, soprattutto perché un numero sempre crescente di piccole e medie imprese e di professionisti acquistano su questo canale. In realtà, per indirizzare questo tipo di canale e di utenza pensiamo non solo al finanziamento, ma anche al noleggio e al leasing operativo. Con una clausola vincolante: i nostri servizi si indirizzano solo alle partite Iva. Per l’utenza consumer il punto vendita o la catena continuerà a operare tramite i canali che tradizionalmente si occupano di credito al consumo”.
E l’e-commerce?
”Arriverà”.

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