B-nect: pazienti emofiliaci aiutati dallo smartphone

La piattaforma multimediale ideata da Baxter e basata su Cisco WebEx offre servizi gratuiti. Presto disponibili nei centri di tutta Italia.

Una piattaforma multimediale basata
su Web per assistere i pazienti emofiliaci. Si chiama B-nect ed è il portale di
servizi creato da Baxter, multinazionale farmaceutica e biomedicale che, grazie
al framework di collaborazione WebEx di Cisco, ha dato vita a uno strumento del
tutto gratuito, utilizzabile anche via smartphone dai pazienti affetti dalla
mancanza dei fattori plasmatici che consentono la corretta coagulazione del
sangue.

Grazie alle piattaforme Meeting
Center
e Training Center fruibili in modalità SaaS, nei centri per la cura dell’emofilia di Milano e
Firenze, B-Nect permette già di collaborare con altri soggetti remoti
condividento, via Web, documenti e contenuti.

In questo modo, oltre a
pianificare trattamenti terapeutici, compilare il proprio diario infusionale,
acquisire informazioni sulle tecniche di assunzione dei farmaci e accedere a
un’apposita lista contatti, i pazienti possono attivare un vero motore di
collaborazione fra comunità di pazienti emofiliaci e sanità pubblica.

Grazie a B-nect e alla
tecnologia Cisco, in un secondo tempo i dati raccolti dai pazienti possono essere sistematizzati dal personale medico a favore di un lavoro di ricerca più
preciso, mentre l’innovazione dell’applicazione, presentata in anteprima in un
recente incontro svoltosi presso il Cisco Business Collaboration Center di Vimercate
(Mb), consiste anche nella velocizzazione della trasmissione degli esiti
riferiti a esami e controlli.

A partire da gennaio 2011 il
progetto che prevede il roll out su scala nazionale di B-nect presso i centri per la cura di questa rara malattia genetica, permetterà ai
pazienti emofiliaci di tutta Italia di beneficiare di uno strumento di supporto utile sia per un’efficace
comunicazione con i propri medici, anche in modalità di videoconferenza, sia per l’organizzazione
di sessioni di formazione a distanza per coloro che raramente si trovano a
che fare con casi di emofilia.

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