Avanade: il Byod rende, anche in Italia

Da una ricerca su 599 decisori Ict mondiali risulta che le aziende innovative stanno adottando un nuovo approccio al lavoro e nuovi, produttivi, processi di business. Da noi un impiegato su due usa il tablet per fare Crm.

Avanade ha reso noti i risultati di un’indagine globale
condotta da Wakefield Research tra agosto e settembre 2012, su 599 dirigenti e It decision maker di 19 paesi e che ha rivelato che la diffusione dell’utilizzo delle tecnologie consumer in ambito aziendale sta avendo un impatto travolgente sul tradizionale modo di fare business e sui risultati che le aziende possono raggiungere.

Le aziende promuovono l’adozione dei dispositivi
La ricerca di Avanade ha rilevato che le aziende anziché chiudere la porta alle tecnologie mobile e consumer, non solo le accettano, ma ne promuovono l’adozione.

Oltre 6 imprese su 10 (61%) rivelano che la maggioranza dei propri dipendenti utilizza dispositivi personali sul luogo di lavoro.
In Italia la percentuale si attesta attestandosi al 63%.

Più della metà delle aziende intervistate (54%) riporta che la maggioranza dei propri dipendenti impiega gli smartphone per attività semplici come consultare le email, i documenti online e organizzare il calendario. In Italia la percentuale è inferiore: 47%.

Un terzo indica che la maggioranza dei dipendenti utilizza i tablet per svolgere operazioni basiche. In Italia il dato è del 37%.

Il 33% degli intervistati rivela che la maggior parte dei dipendenti usa i tablet per eseguire operazioni avanzate come il Crm, la gestione dei progetti, la creazione di contenuti e l’analisi dei dati. In Italia è quasi la metà delle aziende intervistate: 47%.

Cambiano i processi di business
Secondo lo studio 7 aziende su 10 hanno trasformato almeno un processo di business (tra cui i processi di gestione It, vendita e marketing, risorse umane e customer service) accettando i trend di lavoro emergenti, tra cui l’uso dei dispositivi mobili e delle tecnologie consumer.

In particolare, il 20% delle aziende (il 18% in Italia) ha cambiato quattro o più processi di business, così da massimizzare la crescente importanza della mobility e delle tecnologie consumer sul posto di lavoro.

Alto rendimento
Le aziende più innovative che hanno abbracciato l’emergere delle tecnologie consumer e mobile e, nello stesso tempo, istituito policy aziendali e processi di business per supportarle hanno riscontrato un significativo aumento dei loro profitti, migliorato i processi di sviluppo dei prodotti e incrementato il livello di soddisfazione dei dipendenti.

La ricerca Avanade rivela che queste imprese stanno ottenendo performance di vendita migliori: le aziende stanno riportando enormi vantaggi dalle tecnologie di collaborazione.

Infatti quelle che permettono l’utilizzo dei device personali al proprio interno, hanno un 73% di possibilità in più rispetto alle altre di migliorare le vendite e attrarre clienti; aumento dei profitti: 54% di probabilità in più di aumentare i profitti rispetto alle imprese che non adottano nuove tecnologie, nuove policy e nuovi processi; maggiore agilità: il 58% di possibilità in più di migliorare la distribuzione dei servizi e dei prodotti sul mercato; dipendenti più soddisfatti: queste aziende hanno il 37% di possibilità in più di migliorare la soddisfazione dei dipendenti.

Di solito queste realtà tengono in considerazione la creatività e hanno una notevole abilità di problem solving.
La ricerca Avanade mostra anche il differente punto di vista dei dirigenti aziendali e dei manager It in merito al ruolo delle tecnologie consumer e mobile in azienda.

La differente percezione della sicurezza
La sicurezza rappresenta certamente una delle preoccupazioni principali che scoraggia l’adozione delle nuove tecnologie da parte delle aziende.
C’è differenza tra la gestione delle problematiche di sicurezza da parte dello staff It rispetto alla dirigenza.
Il 71% dei dirigenti C-level crede che il resto dell’azienda possa svolgere le proprie attività anche fuori dall’ufficio: si tratta di un dato che è maggiore del 39% rispetto a quello fornito dallo staff It e dai responsabili delle business unit.
I decision maker It tendono a minimizzare i potenziali rischi (55%) derivanti dall’utilizzo di tecnologie personali in azienda. Il management invece è molto più concentrato sulla massimizzazione dei potenziali benefici (56%) che i personal device possono apportare all’azienda.

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