Aumento di capitale e accordo con Frael per Chl

Alla ricerca di un partner industriale la società ha concluso un accordo con il produttore di pc

25 novembre 2002 Fuochi di artificio in Borsa per Chl, il reseller ondine di prodotti informatici, che al momento sta guadagnando nello stupore generale il 20%. L’aumento coincide con il primo aumento di capitale, operazione necessaria per ridare fiato alle esauste casse delle società.
La società che doveva fare tremare il mondo dei rivenditori on line, ormai prossimi secondo qualcuno all’estinzione come i dinosauri, si trova infatti una situazione difficile tanto che, circa un mese fa, Kpmg, la società di revisione incaricata di certificare il bilancio, si è rifiutata di esprimere un giudizio “Non essendosi ancora verificate le condizioni per la continuità aziendale”. Progetto di integrazione industriale e aumento di capitale erano le condizioni poste. L’aumento di capitale è in via di realizzazione, anche se non è protetto da un consorzio di garanzia che si impegna ad acquistare le azioni non collocate, ed è di circa 15 milioni di euro.
“E’ una scommessa rischiosa”, spiega Luca Bacoccoli di Caboto-Intesa
Bci, secondo cui Chl “si è conquistata un pò di tempo con il nuovo aumento di capitale, ma in mancanza di un netto miglioramento dei conti al ritmo con cui brucia cash si tratta di pochi mesi”.
Contemporaneamente la società ha concluso un accordo “volto a creare sinergie commerciali e industriali con Frael, società con sede a Firenze specializzata nella produzione e nella vendita di personal computer, componentistica hardware e software”.
L’accordo con la società di proprietà di uno dei soci di Chl prevede ”la riorganizzazione, a partire dal primo trimestre 2003, del sistema di outsourcing del quale si avvale Chl” che si dovrebbe integrare con Frael per permettere al rivenditore online di migliorare la marginalità
In cambio, però, Chl si è impegnato ad acquistare il 48% del capitale sociale di Frael.
Secondo i termini dell’accordo, la famiglia Franchi salirà al 23% di Chl detenendo la maggioranza relativa della società.
Nei primi nove mesi dell’anno la società, che ha visto i soci principali vendere progressivamente gran parte delle loro quote, ha realizzato un fatturato di
32,37 milioni di euro, in diminuzione di circa il 35% rispetto ai 50,25 milioni di euro realizzati nello stesso periodo del 2001.
L’Ebitda è passato da un valore negativo di 6,92 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2001 ad un valore negativo di 4,77 milioni di euro nell’esercizio in corso, registrando un miglioramento di oltre il 31%.
In progresso anche l’EBIT che evidenzia un miglioramento di circa il 27% riducendosi a -7,98 milioni di euro rispetto ai -10,90 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il risultato netto è migliorato di oltre il 16%, passando da una perdita di 12,14 milioni di euro (registrata al 30 settembre 2001) a una perdita di -10,14 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta a breve termine é negativa per 6,44 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2001 (dove era negativa per 10,58 milioni di euro).

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