Un codice maligno che sfrutta una vulnerabilità di Windows ha fatto la sua comparsa su Internet nei giorni scorsi. Non sembra pericoloso, ma può causare sensibili grattacapi.
2 Ottobre 2003 Ha già infettato parecchi utenti virtuali, il pezzo di codice maligno che ha fatto la sua repentina comparsa in Rete nei giorni scorsi, attentando a una falla di Windows. Secondo gli esperti, il malfare non è virale, quindi la sua pericolosità non viene giudicata di livello alto, ma secondo i responsabili dell’azienda TruSecure, il problema maggiore è rappresentato dal modo in cui il codice si diffonde, ossia attraverso pop-up pubblicitari.
Network Associates ha chiamato il codice (tecnicamente un Trojan) “Qhosts-1”, sottolineando che attacca le macchine operanti con Windows 2000 e Xp grazie a una vulnerabilità presente in Internet Explorer, indicata da Microsoft già nello scorso Agosto ma non ancora coperta dalle adeguate patch. Il malware, secondo gli esperti antivirus, consente a un aggressore di far girare i propri codici sulle macchine attaccate, probabilmente al fine di aumentare il numero di click di programmi pubblicitari affiliati. Nessun intento distruttivo, dunque, ma un puro scopo di lucro.
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