At&t: l’ipotesi Cingular

La società ammette di non scartare a priori l’ipotesi di lasciarsi acquisire. E Cingular diventa il candidato ideale

27 gennaio 2004 Mentre le voci sulla possibile acquisizione di
At&t Wireless da parte di Cingular si fanno più insistenti,
con dettagli che comprendono anche i 27 miliardi di dollari dell’offerta
avanzata dalla stessa Cingular, gli analisti non si fanno sfuggire la ghiotta
occasione per un’ennesima osservazione del comparto, giudicato ormai maturo per
una nuova, ulteriore fase di consolidamento.
E se agli utenti le aziende tendono a mandare messaggi di rassicurazione, una corrente di pensiero abbastanza omogenea sta cominciando a preconizzare un’ondata di fusioni e acquisizioni nei prossimi anni. Troppi fornitori, è il commento diffuso, ciascuno con reti diverse. E una conseguente estrema differenziazione nel sistema di domanda e offerta.
Quanto ad At&t, malgrado i diversi pretendenti che si sono fatti avanti in questi ultimi giorni, i soliti osservatori trovano che la proposta di Cingular sia in fondo quella più sensata. In primo luogo perché entrambe le aziende gestiscono reti Gsm e dunque una fusione avrebbe un senso dal punto di vista tecnico. In secondo luogo perché Cingular potrebbe mettere bene a frutto l’esperienza maturata da At&t nell’area dei servizi alle imprese.

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