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Galbiati, Asus: design e form factor spingono la crescita

La combinazione di form factor, design e funzionalità è un’attrattiva per l’utente, qualunque sia la sua natura, consumer e professionale”.
Lo sostiene con sicurezza Andrea Galbiati, country manager di Asus, mentre tutto il nuovo lineup dei prodotti della società taiwanese sta per raggiungere o ha appena raggiunto anche il nostro Paese.
Asus Andrea GalbiatiI dati mi confortano nelle nostre scelte – prosegue il manager -. Secondo GFK negli ultimi trimestri il mercato dei pc è tornato a crescere, ma il segmento che sta mostrando tassi positivi è quello dei portatili. E all’interno di questo segmento, trasformabili e convertibili sono le merceologie che stanno registrando i tassi di crescita più importanti, nell’ordine del 50 per cento, che li porta a conquistare una quota tra il 10 e il 15 per cento del mercato globale”.

C’è un aspetto che è forse la novità più significativa in questa ripresa del mercato di sostituzione: stiamo parlando di oggetti belli e costosi. La sfida non si gioca più sulla fascia di prezzo fino a 400/500 euro. Ora i big sono in campo su quella fetta di mercato che va dai 699 euro in su.

E qui, anche in Italia, abbiamo una market share quasi imbarazzante”, sottolinea di nuovo Galbiati, soddisfatto delle performance di Asus nel nostro Paese.
Performance raggiunte anche grazie alle attività svolte sui punti di vendita, cercando di qualificare l’esposizione sia nella Grande Distribuzione, sia nei flaship store della società.

Il monomarca Asus come centro di competenza

Proprio i flagship store meritano una riflessione. È una iniziativa nata direttamente dal canale, da alcuni Asus Point che hanno chiesto alla società di poter collaborare per creare punti di vendita a solo marchio Asus. Oggi sul sito di Asus se ne contano 23 e secondo Galbiati il loro fatturato cresce in continuazione.
Inizialmente ero perplesso, perché non credevo che saremmo stati in grado di rispondere a tutte le esigenze dei clienti. Invece, mano a mano che la nostra offerta si è evoluta verso i tablet e verso la telefonia mi sono reso conto del potenziale”.
Sono passati tre anni dall’avvio dell’iniziativa e secondo Galbiati l’aver focalizzato la loro offerta su un unico brand si è tradotto in un punto di forza per i rivenditori, che si configurano come specialisti, in grado di catturare il cliente a loro stessi e al brand.
Il layout è stato concordato con la casa madre, anche se poi ogni imprenditore – perché tali sono i titolari – ci ha messo un po’ del suo.
Magari qualche specializzazione in più, come Next, a Milano in via Procaccini, che è riconosciuta come Game Academy.
L’esperienza dei negozi monomarca è partita nel Far East, “ma a livello europeo è l’Italia che ha dato la maggiore spinta, creando un programma di canale specifico, Gold Store, oggi riconosciuto a livello internazionale”.

Sulla grande distribuzione, invece, l’approccio è presidiato. La società organizza nei diversi punti di vendita giornate dedicate ai suoi prodotti, con aree gestite direttamente, anche per quanto riguarda la logistica, per il rimpiazzo sul venduto.
Meno rilevante è invece la presenza della società sui mercati enterprise e commercial:  ”Sono mondi nei quali si gioca ancora molto sul prezzo e noi ci teniamo un po’ lontani da questa logica”.

La scommessa sulla telefonia

Infine, il mercato della telefonia.
Asus ha fatto il proprio ingresso in questo comparto tre anni fa, partendo da due soli mercati a lei continui. Risultato? 15 milioni di pezzi.
Lo scorso anno i volumi sono triplicati e sono stati gradualmente aperti ulteriori mercati. “L’Italia è arrivata a maggio, con la disponibilità in volumi a settembre. I numeri ci sono. Ci rendiamo conto che sia una scommessa, ma per noi è un riconoscimento. Ora il nostro problema non è la riconoscibilità, ma la disponibilità dei prodotti. E questo è un risultato”.

In calce, una gallery con i prodotti più significativi del lineup autunnale della società. Come si nota, trasformabili e ultrabook rappresentano la punta di diamante, oltre naturalmente a smartphone e indossabili.

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