Assinform: i cellulari sostengono l’Ict

Il consueto rapporto mette in evidenza il calo non clamoroso dell’It e il risveglio delle telecomunicazioni. Grazie alla telefonia mobile

3 marzo 2004 Poteva andare peggio. Il 2003
dell’Ict conferma la situazione difficile anche se lascia intravedere
qualche piccolo segnale positivo. L’anno si chiude con un
risicato 0,1% di crescita risultato di un calo del 3,2 dell’It che si ferma a
19.396 milioni di euro e di una crescita delle tlc cresciute dell’1,8%, grazie
alla telefonia mobile, che raggiungono 40.885 milioni di euro. Ciò che colpisce
della situazione dell’It è però il calo dei servizi. Dopo l’hardware in calo del
5,6% e l’assistenza tecnica del 3,1% nel 2003 bisogna registrare un
segno negativo anche per software e servizi che lasciano sul
terreno il 2,2% a causa di fenomeni di downprincig che già da tempo colpiscono
l’hardware. Non a caso il mercato dei pc, dove i portatili crescono del 33,1%, è
cresciuto del 9,8% superando i 3 milioni di computer ma è calato del 3% per
quanto riguarda il valore. Male invece i server (-4% a volume e
– 8,3% a valore), le workstation (-17,3% e -26,4%) e le stampanti (-5,4% e
-14,7%).


Tutti i segmenti di mercato hanno contribuito alla diminuzione dell’It. Il
consumer ha chiuso sotto del 3,5%, le piccole imprese del 4,5%,
le medie del 3% e le grandi del 2,8%. Nelle tlc salgono invece mercato business
e quello consumer. Il primo guadagna il 3,6% mentre il secondo che vale il 68%
del mercato totale ha un saldo positivo del 6%. Le tlc mobili superano quelle
fisse con 21.041 milioni di euro (+6,7%) contro le fisse che si fermano a 19.844
e scendono del 3%. Le linee attive nella telefonia mobile sono
56.770 (+4,7%), il numero di utenti sale del 3,5% e arriva a 41,4 milioni di
unità, mentre l’Arpu arriva a 380,2 euro in crescita del 6,8% rispetto allo
scorso anno.

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