Senseboard Technologies e Samsung hanno presentato due dispositivi che si allacciano sulle mani e consentono di emulare vere e proprie tastiere
Una società è coreana, l’altra svedese. Queste due aziende hanno
approfittato del Comdex per presentare i loro prodotti che permettono di
scrivere un testo senza disporre di alcun supporto fisico. Si tratta di vere e
prorpie tastiere virtuali che sono composte da un insieme di
dispositivi che catturano e registra i movimenti delle dita e li traducono in
lettere.
Destinata ai personal assistant o ai telefoni cellulari, la Virtual Keybord
della svedese Senseboard Technologies consiste di due bende che racchiudono i
palmi delle mani. Ciascuna di queste bende contiene cinque rilevatori, capaci di
trasformare il movimento delle dita in lettere. Uno spazio sottostante registra
una pausa nella battuta; per cancellare basta un movimento del pollice sinistro.
L’informazione è quindi inviata attraverso una connessione wireless verso un Pda
o un cellulare. La Virtual Keybord sarà disponibile nel 2002 e costerà 150
dollari.
Nello stesso periodo sarà anche commercializzata la Scurry di Samsung, un
prodotto simile alla Virtual Keyboard ma meno caro (dovrebbe infatti
costare 30 dollari) e anche un po’ più ingombrante. Ciascuna mano
verrà dotata di un doppio dispositivo: quattro rilevatori, uno per per dito
servono per la battitura, cui si aggiungono un accellerometro e un girometro
posizionati sul dorso della mano. Una tastiera virtuale verrà visualizzata sullo
schermo di un computer o di un telefono cellulare: sarà sufficiente muovere le
dita come se si digitasse su di una tastiera tradizionale per creare un testo.
Matias, una società canadese, propone invece una mezza tastiera reale.
Venduta a 99 dollari e collegabile a un pc o a un Palm, la HalfKeybord
corrisponde alla metà sinistra di una tastiera normale. Per digitare sulla metà
destra, occorre premere la barra spaziatrice e digitare con la mano destra
sulla mezza tastiera.
