Arriva Delphi 8 per il mondo .Net

Nuova edizione del diffusissimo ambiente di sviluppo Borland per Windows. Dedicato a tutti quelli che credono in .Net.

3 novembre 2003

Dale Fuller, ceo di Borland, si butta alle spalle tutte le scaramanzie dicendo che la sua società è nell’It per recitare un ruolo di primo piano per almeno altri vent’anni.


Del resto, i numeri gli danno la forza per dirlo, dato che Borland viene da 14 trimestri consecutivamente positivi.


La strategia con cui la società si garantirà la persistenza sul mercato sarà quella di rimanere un vendor di tool multipiattaforma e di aiutare le aziende a far produrre gli investimenti in tecnologia.


Sarà, quindi, una Borland “multi”, che fornirà supporto multi-path, multi-processore, multi-piattaforma, in modo tale che un’azienda non si senta legata a un sistema per 15 anni. In più, sarà una società che vorrà abilitare le infrastrutture dati a un lavoro fattivo, a prescindere che i loro destinatari siano wireless o meno.


Questo per quanto riguarda il futuro, con gli occhi del ceo.


In materia di “presente”, quello di Borland oggi si chiama Delphi 8. Che poi è anche il passato della società, essendo questo il tool di sviluppo attraverso cui sono passate tutte le fasi di crescita della società, oltre che milioni di sviluppatori.


Quanti milioni? Almeno due, in tutto il mondo, hanno usato dal 1994 e stanno usando ora, il Rad per Windows di Borland.


Il nuovo Delphi consente di compilare codice per il Clr (Common Language Runtime) di Microsoft e incorpora la metodologia Eco (Enterprise Code Objects) per lo sviluppo rapido di applicazioni, la stessa che la società ha introdotto per la prima volta il mese scorso con C# Builder per .Net.


Delphi 8 arriva sulla scorta di una previsione, che fissa a quota 75% degli sviluppatori tutti coloro che nel 2004 intendono passare a sviluppare per .Net (quando si dice “massa critica”). Soprattutto con il nuovo Rad di Borland, questi potranno scrivere in Asp.Net per i Web service e le pagine Web, e in Ado.Net per le applicazioni di database.


In questo, l’aderenza al modello Eco permette di sviluppare veramente in maniera rapida, dato che le fasi di generazione del business model e di quello per la piattaforma per Windows, sono comprese nell’architettura di riferimento e non più onere dello sviluppatore.

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