Apple colpita dall’attendismo?

In attesa della presentazione della trimestrale, gli analisti parlano di crescita inferiore alle attese: colpa di un iPhone 5 che ancora non c’è.

Abituati a una serie ormai ininterrotta di risultati al di sopra delle attese, con crscite da record, gli analisti sono col fiato sospeso per l’imminente pubblicazione della trimestrale di Apple.

Non si attendono segni negativi, sia chiao: si parla di una crescita del 31 per cento nel fatturato, che dovrebbe raggiungere  37,3 miliardi di dollari, e del 35 per cento negli utili, che potrebbero attestarsi appena al di sotto dei 10 miliardi di dollari.

Tuttavia, se confermate, queste cifre significherebbero una cosa sola: rallentamento della crescita.

La motivazione c’è e trova tutti concordi: in attesa dei nuovi modelli di iPhone gli utenti stanno rimandando gli acquisti.
Del resto, per iPhone 5 si parla di un rilascio probabile in ottobre, dopo una serie di anticipazioni e smentite che di fatto hanno accompagnato gli ultimi dodici mesi, e i fan aspettano.

E questa attesa, che sul lungo termine potrebbe però essere equiparata alla rincorsa che precede il grande balzo (gli analisti prevedono un vero e proprio boom per il prossimo iPhone), si traduce in vendite inferiori a quelle registrate nei precedenti trimestri.

Se l’orientamento degli utenti è la causa principale dell’attendismo, la crescita inferiore alle attese è da ascriversi però ad almeno altri due fenomeni: la crisi economica da un lato, la forte competizione di Samsung, che ormai ha raggiunto la prima posizione tra i produttori di smartphone a livello mondiale.

La compensazione sulle vendite di iPhone potrebe arrivare invece da iPad, che non solo continua a raccogliere consensi, ma inizia il suo percorso di adozione anche nelle scuole e nelle istituzioni in diverse parti del mondo, trovando nuove fonti per alimentare la sua crescita.

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