Antiriciclaggio, si fa così

Media System Service propone un pacchetto, in Asp, per la gestione delle procedure imposte dal Dl 56/04.

Media System Service, azienda del monzese (Muggiò) che da una quindicina d’anni fa servizi di It, ha sviluppato l’applicazione Antiriciclaggio Zip24.
Si tratta di una procedura sviluppata in Asp, costituita da tre passaggi (identificazione, registrazione e segnalazione), destinata agli adempimenti degli obblighi normativi previsti dal Decreto Legislativo 56/04.

Le tre fasi partono con quella dell’identificazione dei clienti e delle relative operazioni oggetto di obbligo di registrazione e/o segnalazione. Il dettato legislativo prevede che il cliente sia identificato per ogni qualvolta compia operazioni superiori ai 12.500 euro. L’identificazione è sempre obbligatoria quando il valore dell’operazione non è determinabile o non quantificabile.
Poi c’è la fase di registrazione e conservazione delle informazioni relative a tali operazioni in un apposito archivio informatico (Archivio Unico Informatico). La registrazione consiste nell’inserire all’interno del gestionale i dati identificativi del cliente e dell’operazione.
Infine c’è la fase della segnalazione alle autorità competenti delle operazioni ritenute sospette.

Antiriciclaggio Zip24 è disponibile nelle versioni Professionista, che fa gestire l’Archivio Unico Informatico di un singolo professionista o di un gruppo di professionisti che intendono condividere il medesimo archivio (architettura mono-archivio), e in quella Centro Servizi. Quest’ultima è rivolta a professionisti e società di consulenza che intendono utilizzare l’applicazione in versione multi-archivio come strumento di messa a norma in outsourcing dei clienti, gestendo l’Archivio Unico Informatico in modo delegato, come previsto dalla normativa (Cfr. Artt. 6.7 D.M. 141/06 e 9.2 D.M. 143/06).

Il punto di forza della soluzione, pare, è che essendo in Asp può garantire il rispetto degli articoli precedentemente citati, in particolare dare la possibilità al professionista di cui è gestito l’Aui in outsourcing di potervi accedere in qualsiasi momento attraverso un accesso differenziato che il Centro servizi concede.

Inoltre la società propone un pacchetto formativo, che prevede corsi residenziali, tenuti dal professore Ranieri Razzante, dell’università di Macerata, che ha prestato la propria consulenza scientifica per lo sviluppo del prodotto.

Come viene proposto all’utenza?

«La soluzione Antiriciclaggio Zip24 – dice il responsabile dell’azienda di Muggiò, Vito Ziccardi – è principalmente rivolta a chi intende costituire o costituirsi Centro Servizi e gestirà in outsourcing l’Archivio Unico Informatico per quei soggetti, suoi clienti, che delegheranno al Centro Servizi gli obblighi di tenuta e gestione dell’Aui. La creazione del Centro Servizi prevede un minimo investimento iniziare per l’acquisto della soluzione Antiriciclaggio Zip24 in versione multi Archivio e vengono offerti formazione in aula per intraprendere l’attività, supporto normativo continuo, visibilità sul nostro sito. La creazione dei centri servizi è veicolata tramite i nostri partner, che come Consulenti Antiriciclaggio Zip24 hanno acquisito le competenze necessarie.

Per la Antiriciclaggio applicheremo lo stesso modello di business usato nella Privacy che ci ha permesso di creare oggi una rete nazionale di 110 consulenti per la privacy».

Ma che accoglienza riservano le aziende a questo tipo di soluzione?

Sempre Ziccardi: «Dal punto di vista del progetto nella sua integrità ha avuto approvazione dai partner, e non meno il grande interesse dimostrato da professionisti e società di servizi nel ricercare e volere una soluzione simile. Ovviamente, come ogni obbligo, crea una resistenza iniziale nella sua applicazione, questo credo sia normale soprattutto quando si rompono alcuni equilibri consolidati da tempo. Un momento simile l’abbiamo già vissuto con la privacy, ma come per tutte le cose prevarrà il buon senso nel capire effettivamente l’utilità di questo nuovo impegno normativo».

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