Antiriciclaggio, arrivano le nuove norme europee

Grazie a un accordo informale con il Consiglio, il parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva antiriciclaggio con l’obiettivo di rafforzare la lotta contro i crimini fiscali e il finanziamento del terrorismo, adeguando la legislazione comunitaria agli standard internazionali della Financial action task force. Per rendere le transazioni più trasparenti, migliorando la tracciabilità dei trasferimenti di denaro all’interno dell’Unione, il nuovo testo prevede la costituzione di registri centrali in ciascun Paese europeo, contenenti informazioni aggiornate sulla titolarità effettiva di società, entità legali o trust.

I registri dovranno contenere nome, mese e anno di nascita, cittadinanza, Paese di residenza del titolare effettivo di un’impresa, oltre alla natura ed entità dell’interesse beneficiario detenuto. Per accedere al registro, una persona o un’organizzazione (ad esempio i giornalisti investigativi o le Ong) dovranno dimostrare un “interesse legittimo” in relazione al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e ai reati presupposti associati, che potrebbero aiutarne il finanziamento, quali corruzione, cimini fiscali e frode.

Gli Stati membri avranno ora due anni per trascrivere la direttiva antiriciclaggio nei loro ordinamenti nazionali. Il regolamento sui trasferimenti di fondi sarà invece applicabile direttamente in tutti gli Stati membri 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

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