Anteprima sui nuovi As/400 di Ibm

Con qualche giorno d’anticipo sull’annuncio ufficiale, esaminiamo le caratteristiche degli ultimi midrange di casa Ibm, che rappresentano soprattutto un riposizionamento della gamma verso l’altro, con caratteristiche di fault tolerance.

Chi si aspettava un rilancio delle già rinnovate ambizioni dell’As/400 com
e
piattaforma centrale per applicazioni di Erp e Scm è servito. Con gli
annunci attesi per la prossima settimana, il minisistema di Ibm compie un
deciso salto avanti nella direzione della scalabilità e della flessibilit
à,
migliorando anche il rapporto prezzo/prestazioni e la semplicità di
upgrade. Una salva di nuovi modelli, dunque, disponibili dal 26 febbraio,
anche se gli incrementi di potenza nei processori high-end sono rimandati a
un prossimo futuro, nuovi chip in rame permettendo.
Il piatto forte è rappresentato da un lato dall’introduzione del
partizionamento logico che eleva la nuova versione V4r4 dell’Os/400 (il cui
rilascio è atteso il 21 maggio) a piattaforma di classe mainframe, e,
dall’altro, dall’estensione del Db2/400 a Universal Database for As/400,
con la conseguente opportunità di trattare oggetti binary come file di
testo e fogli elettronici, nonché oggetti multimediali. Inedita è anche
la
possibilità di gestire più server (da 2 a 128 nodi) in un cluster di tip
o
fault tolerant come pure un supporto più ampio a Java e al protocollo
Tcp/Ip, in particolare nell’ottica di una maggiore sicurezza. E ancora,
l’Ipcs può finalmente giovarsi di nuovi processori.
Ma veniamo alla sostanza dei nuovi annunci. Accanto alla coppia di modelli
170 già presentata in anteprima nel settembre scorso, debutta l=92inedita
serie 7xx con la quale cessa la distinzione tradizionale tra server, system
e mixed-mode. Tre sono i modelli della nuova famiglia, siglati 720, 730 e
740, che permettono, facendo proprio il concetto di bilanciamento dinamico
del carico computazionale, di modellare le performance del sistema secondo
le esigenze del business. All’atto dell’acquisto sarà infatti possibile
specificare un processore e ordinare una feature di performance
interattiva, ovvero il limite di potenza (espresso in Cpw) utilizzabile in
modalità host-centric. I restanti Cpw saranno resi disponibili dal sistema
,
in modo dinamico, per le elaborazioni batch (client/server).
Particolarmente interessante l’opportunità di migrare ai nuovi modelli da
quasi tutti gli As/400e inclusi i custom mixed-mode. I server 720 montano
uno o due processori Northstar a 200 MHz, mentre l’esemplare più potente
adotta 4 cpu a 255 MHz; in tutto offrono 16 diverse combinazioni di
performance. Da uno a 8 processori a 262 Mhz impiega invece la linea 730,
che assicura potenze client/server e interattive rispettivamente comprese
negli intervalli 560-2890 e 70-2000 Cpw. Infine, Northstar a 8 e a 12 vie
equipaggiano i modelli top della serie 740, assai simili alle macchine
650/S40 come ribadito dalle identiche performance dei rispettivi esemplari
più potenti (4550 Cpw). E analoghi anche nella dotazione dell=92Ipcs, che
ora
viene ridenominato Integrated Netfinity Server for As/400 guadagnando un
Pentium II a 333 Mhz (presto anche a 450 Mhz) e un massimo di 1 Gbyte di
memoria centrale.
Quanto ai due nuovi modelli 170 che si affiancano ai cinque esemplari già
a
catalogo, esordisce un nuovo entry level siglato 170-2289, dotato di una
Cpu Northstar a 200 Mhz priva di cache, accompagnato dalla prima macchina
Smp di questa famiglia, il modello 170-2388, che monta due chip a 255 Mhz
con 4 Mbyte di cache di secondo livello, arrivando così a raddoppiare la
potenza del predecente top di gamma. Tra le soluzioni Erp precaricate (Sap,
Ssa, Jba, Intentia, Mapics e Baan) fa ora il proprio ingresso Acacia,
disponibile anche su macchine 170/6xx/Sxx.
Le novità sul fronte del sistema operativo, che giunge alla release V4r4,
iniziano, come già riferito, dal partizionamento logico: ciò significa
poter "fare a fette" il sistema dividendolo in più istanze indipendenti e
definendo l’ammontare di memoria, dischi, I/O, e potenza di calcolo da
usare per le varie applicazioni, nonché riconfigurare il tutto in caso di
cambiamenti. A beneficio di chi desidera, per la propria rete di As/400, un
clustering con caratteristiche di fault tolerance, Ibm rende disponibile un
Cluster Resource Service. Che potrà però essere sfruttato effettivamente
dotandosi di una delle suite di High-availability fornite dai vendor
DataMirror, Vision Solutions o Lakeview Technology. Revisione non solo di
facciata, poi, per Db2/400 che, nel guadagnare la gestione di Blob di
dimensioni fino a 15 Mbyte e un migliore bilanciamento Dasd, assume i
connotati dello Universal Database for As/400.
La nuova release dell’Os/400 includerà anche una Java Virtual Machine
potenziata e consentirà di far girare su una singola macchina più Jvm
differenti. Quanto all’integrazione del Tcp/Ip, è stata completamente
rivista aggiungendo il supporto di rete privata virtuale. Maggiore capacit
à
di trasporto, insomma, e sicurezza più elevata nel configurare reti
intranet ed extranet. Infine, è al debutto l’As/400 Client Access Express
a
32 bit per client Windows (9x/Nt 4.0) che supporta Tcp/Ip, usa l’Ssl e
incorpora interfacce quali Odbc driver, As/400 Ole Db provider e ActiveX
Automation Objects.

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